"Impegnati per la libertà di coscienza e di religione dei cittadini"

Saluto del card. Erdő al presidente della Slovacchia

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Riportiamo di seguito il saluto pronunciato oggi dal cardinale Péter Erdő, presidente del CCEE, in occasione dell’incontro con il presidente della Repubblica Slovacca, Ivan Gasparovic, organizzato nell’ambito dell’Assemblea plenaria dell’organismo, in corso nella capitale slovacca Bratislava.

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Eccellentissimo Signor Presidente della Repubblica Slovacca,

a nome di tutti i Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa, riuniti qui a Bratislava questi giorni nell’Assemblea Plenaria del CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee), desidero esprimerle i miei auguri più sinceri e manifestare la più viva gratitudine per averci invitato a casa sua. Rappresentiamo 39 Conferenze episcopali, cioè la Chiesa Cattolica in 44 Paesi del nostro continente.

È con grande gioia che ci riuniamo questa volta a Bratislava, dove siamo stati accolti davvero con molta cura e generosità, segno di un popolo sensibile e allo stesso tempo risoluto, che ha sofferto nel corso della storia ma che ha anche sempre saputo mantenere la propria identità e l’apertura agli altri.

La nostra Assemblea annuale quest’anno ha voluto approfondire il tema della presenza della religione nella vita sociale in Europa. Proveniamo da tutta l’Europa, con esperienze diverse ma con la stessa fede. Siamo impegnati per la libertà di coscienza e di religione dei cittadini e delle comunità per il bene di tutti.

È nostra profonda convinzione che l’apertura verso la pienezza della realtà, verso il senso e il valore della vita può offrire un vero fondamento al diritto e alla convivenza umana. Siamo a conoscenza della qualità della prima Marcia per la Vita organizzata dalla Conferenza Episcopale Slovacca. Ci auguriamo che le società in Europa siano sempre più accoglienti della vita in tutte le sue fasi.

Apprezziamo molto il dialogo aperto con la Chiesa e le garanzie della libertà religiosa in vari paesi, nonché il diritto all’obiezione di coscienza e la non discriminazione dei cristiani. Inoltre chiediamo di sostenere questo diritto fondamentale delle persone e delle comunità nelle istituzioni internazionali, facendo particolare attenzione ai cristiani che in questi tempi soffrono le persecuzioni nel Medio Oriente e in altre parte del mondo.

Siamo qui oggi anche per festeggiare insieme alla Chiesa in Slovacchia e a tutto il popolo slovacco i 1150 anni della presenza dei santi Cirillo e Metodio in questa terra. Questi Santi, che sono anche patroni dell’Europa, sono un esempio di amore a Dio e ai fratelli, un esempio di dialogo inter-culturale che ci aiuta in questo inizio del terzo millennio a cercare modi di convivenza e di collaborazione anche tra Stati, che siano in grado di rispettare le diversità e allo stesso tempo costruire un’unità che sia promotrice del bene comune. Auguriamo per il vostro Paese tempi di pace e di sviluppo sotto il patrocino dei santi fratelli Cirillo e Metodio!

Signor Presidente, a nome di tutti i membri del CCEE le rinnovo i nostri ringraziamenti per la sua disponibilità a riceverci e a condividere con noi alcune preoccupazioni comuni.

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ZENIT Staff

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