Il primo maggio 2013, il Santuario diocesano “Madonna di Porto” di Gimigliano, nell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, è stato elevato a Basilica minore. Ad ufficializzarlo è stato il Cardinale Antonio Caňizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace, mons. Vincenzo Bertolone.
Presenti alla solenne celebrazione eucaristica anche l’arcivescovo emerito della diocesi, mons. Antonio Cantisani, il rettore del Santuario, donErminio Pinciroli, il presidente del Consiglio di amministrazione del centro mariano di Porto, don Vincenzo Zoccoli, il vice-presidente, Mario Arcuri,uno stuolo di presbiteri e seminaristi e le suore Messaggere dello Spirito. Numerose anche le autorità civili accolte dal sindaco di Gimigliano, Massimo Chiarella, affiancato dall’intero consiglio comunale. Ad accogliere il Cardinale è stato l’Arcivescovo Bertolone, promotore di tutto l’evento.
“Il nostro popolo – così si è espresso Mons. Bertolone – oggi benedice e magnifica la Santissima Trinità ed implora su Lei, sulla diocesi di Catanzaro Squillace e su tutta la Chiesa universale ogni grazia e benedizione. La Sua presenza in mezzo a noi ci ricolma di gioia e rinnova i legami di fedeltà e di stima verso il Santo Padre Francesco che Lei, come Prefetto della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, rappresenta. Assieme a Lei vogliamo esprimere con questa celebrazione Eucaristica la nostra gratitudine a Dio Padre che ci chiama a camminare nella storia come popolo peregrinante per cercare e approfondire la verità che è Gesù Cristo, per conformarci a Lui e per testimoniarlo coraggiosamente davanti al mondo. La testimonianza di fede del nostro popolo, signor Cardinale, – ha detto ancora l’Arcivescovo Bertolone – è preziosa e rende più significativo il nostro impegno. Il nostro sguardo si rivolge a Sua Santità Francesco: una chiesa insignita del titolo di Basilica è segno visibile del legame profondo e dell’affettuosa vicinanza con la Chiesa di Roma e con il Romano pontefice, Vicario di Cristo che guida la Chiesa intera sotto l’azione dello Spirito Santo. A questo Santuario alla Madonna di Porto viene concesso il privilegio, il bene prezioso di prelevare dal tesoro spirituale della Chiesa Universale in comunione con Pietro, la possibilità di concedere ai fedeli che siano nelle condizioni prescritte l’indulgenza plenaria.Ella, Eminenza, viene a noi nel nome del Signore e quale apostolo di Cristo, ci conferma e ci conforta nel proposito di vivere la nostra appartenenza al Signore, illuminata dalla fede. Perciò, a nome di tutta la comunità cristiana della diocesi di Catanzaro Squillace ed in particolare di Gimigliano, come pastore posto a pascere questa porzione di popolo santo di Dio, Le siamo vivamente grati per l’affetto e l’attenzione paterna con cui ha accettato il nostro invito a presiedere, come maestro nella fede, questa celebrazione. Eminenza carissima, Le assicuriamo la nostra preghiera. Alla Vergine Santa Madonna di Porto. Patrona della Provincia di Catanzaro, affidiamo la persona del Santo Padre e il Suo ministero Apostolico”.
Molto profonda l’omelia dettata dal cardinale Caňizares Llovera, che nel salutare l’arcivescovo e la comunità diocesana, ha ribadito con forza che “Dio è amore ed è speranza per i giovani”. “L’onorificenza che oggi questo Santuario riceve – ha detto il porporato – non deve significare solo prestigio, ma essere occasione di conversione e di progresso spirituale. In questo luogo di grazia la Madre di Dio splende come segno di consolazione e di speranza ferma per tutti e riflette l’inesauribile tenerezza di Dio. Ella ci ha portato il Salvatore e tutta la gioia della sua materna intercessione è mediare per portarci a Lui. Abbiamo bisogno di imparare a dire di sì al Signore. Un sì pieno di gioia e di fiducia, come quello di Maria”.
In prima fila, la neo commissaria della Provincia Wanda Ferro, che così si è espressa sulla bellezza dell’evento e del luogo : “Porto con la sua Basilica è un luogo che rappresenta un approdo sicuro nel mare di una società mossa dalle passioni individualiste, in cui i venti del materialismo e del relativismo confondono i punti di riferimento. Un luogo della speranza, in cui ritrovare lo spirito della comunità cristiana, e da lì costruire una società fondata sui valori di quello spirito. La casa in cui vivremo per sempre, costruita sulla verità, sulla solidarietà, sulla pace, sulla giustizia. In un recente incontro con il Cardinale Ravasi, voluto da monsignor Bertolone nell’ambito di questa straordinaria iniziativa del Cortile dei Gentili, che coinvolge laici e credenti in una riflessione quotidiana sui valori dell’etica e della responsabilità, si è discusso della necessità di affermare il primato del bene comune. Un obiettivo che deve accomunare i laici ed i credenti, questi ultimi con la particolare responsabilità, con l’obbligo morale di non estraniarsi dall’impegno civile, ma di farsi portatori di speranza in un mondo in cui una diffusa e feroce crisi economica e sociale getta inquietudine e angoscia su un futuro in cui l’unica certezza appare la precarietà. Ecco allora che lo sguardo dolce e puro della Madonna di Costantinopoli, che unisce in questo luogo denso di fede e di spiritualità le comunità degli ottanta comuni della provincia, rappresenta lo specchio della nostra coscienza collettiva, la nostra identità più profonda, la luce di un focolare domestico che ci dà riparo e attorno al quale costruiamo, insieme, le nostre vite in una casa comune di gioia, di amore e di speranza. A monsignor Bertolone rivolgo un nuovo ringraziamento per il suo impegno rivolto ad elevare il santuario a Basilica. Alla patrona della nostra Provincia raccomandiamo il bene delle famiglie e delle comunità della nostra provincia, affinché guidi tutti noi nella ricerca del bene comune e ci dia sostegno nei momenti di difficoltà”.
Presenti anche l’ex presidente della Corte Costituzionale, il gimiglianese Cesare Mirabelli, il presidente della corte d’Appello,Gianfranco Migliaccio, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Tra di loro anche numerosi sindaci del circondario e una nutrita presenza di autorità militari. Una festa, quindi, non solo di Gimigliano, ma dell’intera Provincia che si è ritrovata sotto lo sguardo della loro Patrona, la Madonna di Porto, il cui quadro miracoloso, è stato portato per l’occasione da Gimigliano, dove viene custodito nella chiesa madre “SS Salvatore”.
Si è concretizzato una volontà dell’arcivescovo Bertolone che sin dal momento del suo insediamento nella diocesi era rimasto colpito dalla bellezza della vallata che ospita il santuario. “Mi ricorda Lourdes”, aveva affermato. “Mi impegnerò affinché il santuario venga elevato a Basilica”. E così è stato. In meno di un anno è stato emanato il decreto, a conferma della particolare predilezione che mons. arcivescovo ha sempre mostrato per i due santuari diocesani di Gimigliano e Torre Ruggiero, luoghi sublimi per spiritualità e fede cristiana.