Il cardinale Scola inaugura lunedì la sede milanese di Oasis

La Fondazione Internazionale è nata nel 2003 per sostenere le comunità cristiane nei Paesi a maggioranza musulmana

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Lunedì 29 aprile 2013, alle ore 18,30, l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola parteciperà alla serata inaugurale della nuova sede della Fondazione Oasis a Milano in piazza San Giorgio 2. “Oasis a Milano: per chi e perché” è il titolo dell’incontro in programma, coordinato da Maria Laura Conte e Martino Diez, direttori di Oasis. 

Interverranno: Paolo Branca, responsabile Dialogo con l’Islam dell’Arcidiocesi di Milano, professore di Islamistica presso l’Università Cattolica di Milano; Marco Garzonio, presidente Fondazione Ambrosianeum, editorialista del Corriere della Sera; Riccardo Redaelli, professore di Geopolitica presso l’Università Cattolica di Milano. 

La partecipazione alla serata è libera. 

La Fondazione Internazionale Oasis, presieduta dal cardinale Angelo Scola è stata avviata a Venezia nel 2003 dall’allora Patriarca per sostenere le comunità dei cristiani che vivono nei Paesi a maggioranza musulmana. Opera attraverso le sedi di Roma, Venezia ed ora anche di Milano ed articola le proprie iniziative su vari livelli. Sul piano scientifico promuove ogni anno un grande convegno, alternativamente in Italia e in Medio Oriente, e progetti di ricerca; edita due collane editoriali e pubblica una rivista multilingue, con contributi di studiosi di livello internazionale. 

L’apertura della sede milanese di Oasis accade nell’anno che la Chiesa e la città di Milano dedicano alle celebrazioni del 1700° anniversario dell’Editto di Costantino che sancì la libertà religiosa in Occidente. Si narra che Costantino e Licinio nella città ambrosiana sottoscrissero l’atto proprio nei pressi dell’attuale Chiesa di San Giorgio al Palazzo, lungo Via Torino. 

«Oasis resta a Venezia che, per sua vocazione, spinge a guardare verso l’Oriente, ma si apre anche a Milano che ha sulla pelle tutte le ferite e opportunità poste dall’impatto con il “meticciato di civiltà e culture», spiega Maria Laura Conte, direttore editoriale di Oasis. «A Milano è evidente che l’incontro con il mondo musulmano ha un peso imponente, basti pensare ai numeri delle comunità musulmane presenti e al lavoro decennale del Cadr diretto da don Giampiero Alberti, di Paolo Branca e molti altri». 

«In Oriente la rete di rapporti di Oasis è ormai avviata – continua Conte – ora emerge la necessità di una maggiore penetrazione in Occidente. In questo Milano, una tra le città decisive per il futuro, la “terra di mezzo”, la punta avanzata nel cuore dell’Europa, l’incrocio di culture, si propone come luogo ideale da cui partire per allargare l’orizzonte di Oasis. Per puntare lo sguardo maggiormente sull’Occidente e su cosa implica la presenza sempre più numerosa di musulmani. Per guadagnare un’interlocuzione sempre più profonda con la realtà, Oasis ha bisogno di Milano e dei milanesi».  

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ZENIT Staff

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