Introdotto dal neo-presidente Maarten van Aalderen, padre Federico Lombardi si è sottoposto, mercoledì pomeriggio 24 aprile, al fuoco di fila delle domande della Stampa estera nella sede di via dell’Umiltà. Argomento predominante la figura e i comportamenti di papa Francesco.
Da noi interpellato poi per una sua valutazione dell’approvazione parlamentare definitiva da parte dell’Assemblea nazionale francese della rivoluzione antropologica in materia di famiglia, padre Lombardi ha risposto che “è buona cosa che un bambino sappia che ha un padre e una madre”: si deve “chiaramente evidenziare che il matrimonio tra un uomo e una donna è un’istituzione specifica e fondamentale nella storia dell’umanità. Ciò non toglie che si possano riconoscere in qualche modo altre forme di unione tra due persone”.
Su quanto accaduto in Francia, padre Lombardi ha rilevato che “l’approvazione non lo rallegra”, evidenziando anche le competenze della Conferenza episcopale francese in materia (il portavoce dei vescovi Bernard Podvin ha espresso “profonda tristezza”). Per quanto riguarda eventuali reazioni papali, “è il Papa che deve parlare, lascio parlare lui”.
Veniamo a papa Francesco. Il portavoce della Santa Sede ne ha evidenziato alcuni degli aspetti ‘stilisticamente’ nuovi, di maggiore o minore importanza. Per il momento papa Francesco continuerà a risiedere a Santa Marta, anche se con il passare del tempo può darsi che i problemi organizzativi – relativi ad esempio alla fluidità di interscambio con la Segreteria di Stato – portino a considerare più opportune altre soluzioni.
Certo il Papa si sente bene a Santa Marta, dove vive una vita di contatto con ospiti e invitati, tale da permettergli di avere direttamente tutta una serie di informazioni sulla vita della Chiesa. Papa Francesco frequenta il Palazzo Apostolico solo per le udienze mattutine e l’Angelus domenicale. Il pomeriggio, per quanto ne sa padre Lombardi, lo passa a Santa Marta, così come la sera.
Nella sua sobria suite al centro del secondo piano di Santa Marta (affaccio verso San Pietro) ha a sua disposizione il secondo segretario di papa Benedetto XVI, il maltese Alfred Xuereb. Per la corrispondenza con l’Argentina si avvale dell’aiuto di un sacerdote argentino dell’arcidiocesi di Buenos Aires, don Fabian Pedacchio; per i rapporti con gli argentini di Roma del cerimoniere pontificio don Giuillermo Karcher.
Papa Francesco legge qualche giornale la mattina, “L’Osservatore Romano” quando esce il pomeriggio, forse la sera. Riceve sempre la Rassegna stampa curata dalla Segreteria di Stato. Padre Lombardi presume che papa Francesco non sia “un grande navigatore, un supertecnologico, ma più calligrafico”.
Una novità che balza all’occhio è la celebrazione della messa mattutina nella cappella dentro santa Marta. A tale proposito padre Lombardi ha detto che il Papa non desidera che le sue omelie siano pubblicate. Vuole poter conservare la sua spontaneità di parola e di riflessione senza dover pensare che quanto dice debba essere stampato. Padre Lombardi ha incontrato diverse volte papa Francesco. Canonici i brevi incontri dopo le visite di capi di Stato per mettere a punto il contenuto del comunicato ufficiale: la novità sta nel fatto che poi il Papa risponde volentieri anche a domande d’altro genere poste dal direttore della Sala Stampa vaticana.
Ancora padre Lombardi pensa che il Papa non abbia tra i suoi interessi più importanti la musica sacra. Dal che possono derivare conseguenze varie in ambito liturgico. Ritiene poi “difficile” che papa Francesco possa assistere all’annunciato triangolare allo Stadio Olimpico (proposto per il 10 agosto) tra il ‘suo’ amato san Lorenzo de Almagro, Lazio e Roma.
Sempre il direttore della Sala Stampa vaticana “non si stupirebbe” se papa Francesco non trascorresse come tradizione il periodo estivo a Castel Gandolfo. In tal caso è probabile che la residenza ospiterebbe Benedetto XVI.
Riguardo al Papa emerito, padre Lombardi ha rilevato che per il momento nulla fa pensare a un cambiamento del programma originario di trasferimento, conclusi i lavori di ristrutturazione, nel monastero Mater Ecclesiae nei giardini vaticani. Padre Lombardi ha anche detto che un diacono fiammingo, che padroneggia il tedesco, ha funto da segretario di papa Ratzinger nei recenti periodi di assenza (dovuti agli impegni da prefetto della casa pontificia) di monsignor Gaenswein.
(Articolo tratto dal sito www.rossoporpora.org)