Aprirsi senza resistenze a Dio

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Filippo è un vero modello di nuova evangelizzazione. Così umile ed insieme così convincente. Infatti, compie gesti di raffinatezza evangelica: sa attendere anche su strade deserte, certo che Dio darà segni di luce. Sa poi porre domande precise e taglienti: “Capisci quello che leggi?”. Per essere più vicino, sale sul carro, si fa vicino. E riesce a dare risposte grandi ai grandi quesiti del dolore umano e divino. Battezza con gioia e poi sa farsi da parte, scompare. L’amministratore diventa credente pieno di gioia. E scopre che realmente “tutti saranno ammaestrati da Dio!”.

Meditazione

In questo capitolo del Vangelo di Giovanni c’è un’unzione unica. Il vero pane dal cielo è una persona che c’è da sempre e ci sarà per sempre. Non c’è nessuno che ci ama coma sa fare Gesù. Lui non promette di soddisfare ogni nostra esigenza materiale, con uno schiocco di dita, ma di alimentare in noi la speranza perché il nostro cuore sia proteso sempre a Lui. Non offre se non la possibilità di trovare il senso della vita. Per assimilare la forza divina è necessario mangiare la sua carne, nutrirci dell’Eucaristia, che è mistero della fede. Non c’è altra via per appartenere interamente alla Vita. Solo accogliendo quel che ci dice Gesù che si è donato per salvarci, riusciamo a far dimorare in noi questo pane. Non possiamo procurarci la vita da noi. Soltanto Dio ce la può dare. Questo è il segno: che Cristo Gesù è il pane che sostiene il nostro cammino. È Lui solo la sorgente che non cessa mai di operare la vita in noi. Finché non ci tuffiamo in essa, rimaniamo nella morte. E sappiamo che Dio ci ha fatti per la vita. Come troviamo scritto già chiaro e diretto nell’Antico Testamento: “Io non godo della morte del malvagio – dice il Signore – ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi, allora! Perché volete perire?” (cfr. Ez 33,11). Credere è passare dalla morte alla vita. Ma è necessario farlo fino in fondo per non ricadere dalla vita alla morte. È evidente che Gesù ha istituito la Nuova Alleanza per fare esplicito appello alla nostra libertà. Lui propone di cibarci del pane della vita eterna, ma non ce lo impone. Questi è il Figlio di Dio! E la sua carne è diventata un canale da cui sgorga la promessa di redenzione.

Preghiera

O memoriale della morte del Signore, pane vivo che dai la vita all’uomo, fa’ che la mia mente viva di te, e gusti sempre il tuo dolce sapore.

Agire

Imparerò da Filippo a dialogare con rispetto e dolcezza con chi mi sta accanto, pronto a farmi sempre più vicino a lui, per poter donare un pane che sazia ogni cuore, in pienezza. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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