Si dimette il metropolita della Repubblica Ceca e della Slovacchia

La decisione è stata presa a seguito di uno scandalo, in prossimità del 1150° anniversario dell’arrivo dei Santi Cirillo e Metodio nella Grande Moravia

Share this Entry

Alcuni giorni fa, Cristoforo, Metropolita della Repubblica Ceca e della  Slovacchia e Arcivescovo di Praga della Chiesa Ortodossa, ha presentato le sue dimissioni al Santo Sinodo. Nelle ultime settimane, il Metropolita è stato accusato per alcuni comportamenti scorretti, ma queste accuse sono stato negate in un comunicato ufficiale della Chiesa Ortodossa Ceca la settimana scorsa.

Nella Dichiarazione Ufficiale si legge che “la Chiesa Ortodossa della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca, a causa di qualche speculazione, si è trovata in una situazione molto difficile”.

Hanno scritto i rappresentanti della Chiesa Ortodossa nella Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca che “La Chiesa ortodossa si scusa con tutti coloro che sono vittime di tale situazione e si scusa con tutti i cristiani nella Repubblica Ceca, poiché il comportamento di alcuni dei suoi membri potrebbero aver profondamente danneggiato la loro reputazione e la loro missione in questo mondo”.

Nel corso della riunione ordinaria che determina l’Assemblea della suprema autorità spirituale della Chiesa Ortodossa, che ha avuto luogo il 3 aprile 2013, il Sacro Sinodo, dopo aver esaminato la denuncia e l’azione canonica per il vescovo Cristoforo, con piena responsabilità e serietà, ha verificato la causa di quest’ultimo.

Dopo l’esame e la verifica dei dati si è dimostrato che la denuncia non si basa assolutamente su fatti reali. Al Metropolita Cristoforo è stato chiesto di cancellare un’azione legale a nome suo e della Chiesa ortodossa. “Un gruppo di persone hanno cercato di danneggiare la reputazione del metropolita della Chiesa Ortodossa nella Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca attraverso i mass media, il tutto in relazione all’accordo con lo Stato, in cui la Chiesa ha ricevuto oltre 1 miliardo di corone”, si legge in una Dichiarazione Ufficiale della Chiesa Ortodossa.

Hanno scritto i rappresentanti del Sinodo Sacro della Chiesa Ortodossa nella Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca che “la campagna di diffamazione con false accuse è stata lanciata il giorno prima della riunione del Sinodo Sacro (che si riunisce due volte l’anno) da TV NOVA, come manovra deliberata per influenzare le opinioni dei vescovi”.

Per questo motivo “Anche se la dichiarazione del Sinodo Sacro ha chiaramente favorito il Metropolita Cristoforo, è ancora in discussione. E alcuni membri della sua Chiesa, senza alcuna autorizzazione ufficiale, parlano con i media”.

Nell’ambiente ortodosso si afferma cheil metropolita Cristoforosi dimette come atto di umiltà e per l’unità della Chiesa. Fino a quando non sarà eletto un nuovo capo, la Chiesa sarà amministrata da Simeon, arcivescovo di Brno-Olomouc.

I mass media sottolineano che le dimissioni si verificano nel mezzo delle celebrazioni per il 1150° anniversario dell’arrivo dei Santi Cirillo e Metodio nella Grande Moravia. La grande festa avverrà il 25 maggio con la partecipazione del Patriarca Ecumenico Bartolomeo. Si tratta di un importante evento internazionale. In questa occasione sono stati allestiti vari progetti. A livello nazionale, si terranno due conferenze internazionali organizzate a Praga e al Velehrad.

“La prima conferenza si concentrerà sul ruolo di Cirillo e Metodio nella storia politica dal IX al XVIII secolo, l’altra sull’importanza dei missionari nei secoli XIX, XX e XXI”, ha detto Jaroslav Šebek, responsabile presso l’Istituto di Storia delle Scienze della Repubblica Ceca.

La Santa Messa sarà celebrata a Mikulčice dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, il quale ha inviato i missionari nella Grande Moravia. Anche la presenza di papa Francesco a Velehrad nel 2013 è in corso di negoziazione.

L’elezione del nuovo metropolita dovrebbe essere convocata in 40 giorni.

Cristoforo, Metropolita della Repubblica Ceca e della  Slovacchia e Arcivescovo di Praga da 2006, è nato nel 1953, è stato ordinato sacerdote nel 1974 e consacrato vescovo nel 1988.

Dopo la prima guerra mondiale, la Cecoslovacchia era a maggioranza cattolica. Subito dopo l’indipendenza, tuttavia, un certo numero di preti e di fedeli cattolici decisero di divenire ortodossi. Il capo di questo movimento, P. Matej Pavilk, fu ordinato vescovo nel 1921 da un vescovo ortodosso serbo a Belgrado, ed assunse il nome di Gorazd. Nel 1923 il Patriarcato di Costantinopoli concesse a questa chiesa lo stato di “acefalia” e mandò il metropolita Sabbazd a prendersi cura di quei fedeli.

Nel 1930 il patriarcato di Serbia mandò un suo vescovo in Transcarpazia, ma la maggior parte degli ortodossi Cecoslovacchi rimasero sotto la giurisdizione del vescovo Gorazd. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1942, i Nazisti uccisero il vescovo Gorazd e suoi stretti collaboratori.

Nel 1946 gli stessi ortodossi cecoslovacchi si misero sotto la giurisdizione del patriarca russo Alessio I. Il 9 dicembre 1951 il Patriarcato di Mosca concesse lo stato di autocefalia alla chiesa ortodossa di Cecoslovacchia ma il Patriarcato di Costantinopoli non riconobbe l’autorità di Mosca in questo campo, e pubblicò un suo tomos di autocefalia per questo divenne chiesa l’8 settembre 1998.

La caduta del governo comunista nel 1989, e la conseguente divisione della Cecoslovacchia in Repubblica Ceca e Slovacchia, il 1 gennaio 1993, ha richiesto una modificazione della struttura di questa chiesa ortodossa.

Nel novembre 1992, il Santo Sinodo decise di dividere la chiesa in due metropolie, con due diocesi in ciascuno dei due paesi. Con questo accordo il metropolita Nicholas di Presov divenne il capo della Chiesa ortodossa in Slovacchia. Il Santo Sinodo unito continua però, come in precedenza, a incontrarsi periodicamente, sotto la presidenza del metropolita Dorotheos di Praga.

Share this Entry

Mariusz Frukacz

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione