Nella mattinata di oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, papa Francesco ha ricevuto in udienza il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per un colloquio durato circa mezz’ora.
Secondo quanto riferito da un comunicato stampa della Santa Sede, l’incontro, che si colloca nella tradizione delle udienze concesse dai Pontefici ai vari Segretari Generali delle Nazioni Unite succedutisi nel tempo, “vuole esprimere l’apprezzamento che la Santa Sede nutre per il ruolo centrale dell’Organizzazione nella preservazione della pace nel mondo, nella promozione del bene comune dell’umanità e nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo”.
Durante i “cordiali colloqui”, il Papa e il Segretario Generale dell’ONU si sono soffermati su “temi di reciproco interesse, in particolare sulle situazioni di conflitto e di grave emergenza umanitaria, soprattutto quella in Siria, e altre, come quella nella penisola coreana e nel Continente africano, dove la pace e la stabilità sono minacciate”.
Si è fatto cenno al problema della “tratta delle persone, in particolare delle donne, e a quello dei rifugiati e dei migranti”. Il Segretario Generale dell’ONU, che ha recentemente iniziato il secondo mandato nell’incarico, ha esposto il suo programma per il quinquennio, incentrato, tra l’altro, “sulla prevenzione dei conflitti, la solidarietà internazionale e lo sviluppo economico equo e sostenibile”.
Papa Francesco ha anche ricordato “il contributo della Chiesa Cattolica, a partire dalla sua identità e con i mezzi che le sono propri, in favore della dignità umana integrale e per la promozione di una Cultura dell’Incontro che concorra ai più alti fini istituzionali dell’Organizzazione”, conclude poi la nota della Santa Sede.
Una volta concluso il colloquio con il Santo Padre, Ban-Ki-moon si è incontrato con il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato da monsignor Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati. Anche questo incontro è durato circa mezz’ora.
Incontrando i giornalisti accreditati alla Sala Stampa Vaticana, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha osservato che il tema della tratta delle persone e delle donne era stato trattato anche durante il messaggio Urbi et orbi di Pasqua, quindi è un tema che il Papa intende approfondire, anche in un contesto più ampio.
Lombardi ha inoltre confermato l’invito di Ban-Ki-moon a Papa Francesco a visitare quanto prima la sede delle Nazioni Unite. Si è trattato comunque di un invito del tutto informale, ancora privo di ufficialità.
In un’intervista rilasciata alla Radio Vaticana, Ban-Ki-Moon ha definito la scelta del nome del Santo di Assisi da parte del Papa, “un messaggio potente per i molti obiettivi condivisi dalle Nazioni Unite”.
“Apprezzo il suo profondo senso di umiltà, la sua passione e la sua compassione volte a migliorare la condizione umana”, ha detto il Segretario Generale dell’ONU, sempre parlando del Pontefice.
“Mi ha anche molto rincuorato – ha proseguito Ban-Ki-Moon – l’impegno di Papa Francesco a costruire ponti tra comunità di diverse fedi: credo fermamente che il dialogo interreligioso possa aprire la strada a un profondo apprezzamento per valori condivisi che, a sua volta, porta alla tolleranza, all’inclusione e quindi alla pace”.