Alla presenza di alcuni sediari pontifici e di un gruppo di dipendenti della Farmacia Vaticana, papa Francesco ha ribadito una delle verità fondamentali della fede cattolica: solo in Gesù Cristo c’è salvezza.

Durante la Santa Messa di questa mattina a Santa Marta, il Pontefice ha tenuto l’omelia sulle letture del giorno soffermandosi in particolare sulla prima (At 4,13-21): San Pietro, che in precedenza aveva rinnegato Gesù, trovandosi ora in carcere, si riscatta e dichiara che solo Cristo è “quel nome che ci salva”.

Il principe degli apostoli fa questa affermazione davanti ai capi giudei e ricorda come, proprio nel nome di Gesù, uno storpio era stato guarito. E lo fa “colmato di Spirito Santo”. Noi, infatti, ha ricordato il Papa, “non possiamo confessare Gesù, noi non possiamo parlare di Gesù, noi non possiamo dire qualcosa di Gesù senza lo Spirito Santo”.

In seguito il Santo Padre ha raccontato uno dei suoi ormai popolari aneddoti del suo ministero episcopale a Buenos Aires: nella curia della capitale argentina lavorava un giovane padre di famiglia, con otto figli a carico.

Si trattava di un uomo umile, privo di istruzione ma con una grande fede: prima di uscire o di compiere un atto importante, invocava sempre il nome di Gesù. “Perché dici sempre: ‘Gesù’”, gli domandò un giorno il futuro Papa. “Quando io dico ‘Gesù’ mi sento forte, mi sento di poter lavorare, e io so che Lui è al mio fianco, che Lui mi custodisce”, fu la risposta del brav’uomo.

Papa Francesco ha descritto questo suo ex dipendente come un uomo che “non ha studiato teologia” ma ha “soltanto la grazia del Battesimo e la forza dello Spirito”. La sua testimonianza “a me ha fatto tanto bene”, ha commentato il Santo Padre.

Se da un lato - ha proseguito il Pontefice - il mondo “ci offre tanti salvatori, solo il nome di Gesù è quello che salva. E se da un lato molta gente ricorre ai maghi e ai tarocchi per risolvere i propri problemi, non dobbiamo stancarci di testimoniare che Gesù “è unico” e solo da Lui arriva la salvezza.

Maria, sua madre, è la via privilegiata verso suo Figlio, come quando, a Cana, disse: “Fate quello che Lui vi dirà!”.

Affidarsi al nome di Gesù, invocarlo, lasciare che lo Spirito Santo ci spinga “a fare questa preghiera fiduciosa nel nome di Gesù”, è qualcosa che “ci farà bene”, ha quindi concluso Papa Francesco.