Il 25 marzo è da qualche anno la giornata internazionale della vita. Tante manifestazioni si sono succedute in quei giorni: l’Iniziativa Popolare One of Us, www.oneofus.eu, in Europa è un po’ al centro di tali iniziative.
Il “protagonismo biologico dell’embrione”, per usare un’espressione del Prof. Pino Noia, ne fa una persona dal primo giorno della sua esistenza: l’embrione è un individuo con una sua propria identità, cioè con i suoi 46 cromosomi diversi da quelli del padre e della madre, a partire dal momento della fecondazione, ha autonomia biologica, ha il proprio piano genomico, e infine è il protagonista del cross talk con la madre, cioè del dialogo per rendere “abitabile e accogliente” l’utero della madre che altrimenti lo eliminerebbe come corpo estraneo.
È anche attivo orchestratore del suo impianto nell’utero e del suo destino, secondo quanto ha detto il British Medical Journal nel 2000. Non è un grumo di cellule senza forma. L’embrione è Uno di Noi.
Le scoperte della scienza e della tecnica mostrano in maniera chiara proprio questa umanità del concepito, ma come disse Martin Luther King, “il nostro potere scientifico ha sorpassato il nostro potere spirituale. Abbiamo guidato i missili, ma messo fuori strada gli uomini”.Questo è il problema.
Per questo continua la raccolta di firme, on line e cartacea, per la campagna One of Us. Le firme raccolte sono oltre 150mila.
La Polonia con le sole firme online ha già superato il minimo richiesto, diverso per ogni nazione, e, da sola, corre verso il milione. L’Italia, sommando le firme online e quelle cartacee, è quasi arrivata al minimo richiesto. La Spagna continua a mantenere il suo terzo posto in classifica. Da segnalare assolutamente il grande balzo in avanti della Francia che, dopo il lancio ufficiale di One of Us del 15 marzo, ha raccolto migliaia di firme in poco tempo. Lo stesso vale per l’Olanda che ha notevolmente incrementato le firme on line.
Inoltre è bene fare presente che molti paesi hanno un maggior numero di firme raccolte sul formato cartaceo; la Lituania, per esempio, ha raccolto già i 2/3 del minimo di sottoscrizioni necessarie solo con le firme cartacee. Quindi, cittadini europei per One of Us, complimenti!
La raccolta continua fino al 1° novembre 2013. Servono 1 milione di firme per difendere l’embrione umano, diventato ormai una specie a rischio.
Combattiamo la buona battaglia per la vita con una firma online sul sito www.oneofus.eu (per l’Italia anche su www.unodinoi.mpv.org) o sul modulo cartaceo, scaricabile dal sito.
Se non puoi firmare, sostieni One of Us diffondendo l’Iniziativa, oppure facendo una donazione a Fondazione VITA NOVA Onlus Lungo Tevere dei Vallati 2 – 00186 ROMA (Italy), C.F. 07729580584 (http://www.fondazionevitanova.it/donazioni.php) IBAN: IT27H0200812809000102278000, BIC: UNCRITM1OP8, Causale: One of Us.