Gesù li udì e disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”.
In pochi capirono il senso di quello che voleva dire. Molti si scandalizzarono.
Gesù non si accontentò di spiegare ma accettò, la passione, le fustigazioni, le paure, lo scherno, le sofferenze atroci.
Lui, figlio unigenito del Signore, soffrì la Croce e chiese al Signore di perdonare anche i suoi persecutori.
Il suo amore grande per l’umanità ha trasformato le sofferenze, le malattie, il dolore e la stessa morte in salvezza e vita eterna.
Per questo noi festeggiamo e auguriamo a voi e ai vostri cari, una Buona e Santa Pasqua.
Nella speranza di una vita sempre rinnovata nel bene, contate anche sulle nostre preghiere
La famiglia di ZENIT