Buenos Aires saluta il suo nuovo Vescovo

Bergoglio nomina il suo successore: è monsignor Mario Poli, già vescovo della Provincia della Pampa

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In una delle prime nomine del pontificato Papa Francesco ha designato il nuovo Arcivescovo della capitale argentina come proprio successore. Si tratta del vescovo della provincia de La Pampa Mario Poli, già ausiliare di Buenos Aires dal 2002, per volere di Giovanni Paolo II, poi trasferito nel 2008 nella diocesi di Santa Rosa, da Benedetto XVI. Poli ha 66 anni, 35 di sacerdozio.

Dopo l’ordinazione, nel 1978, fu designato vicario pastorale di San Cayetano, nel municipio di Liniers, uno dei maggiori centri di religiosità popolare dell’Argentina, a cui lo stesso Bergoglio era molto legato. Buenos Aires è sede primaziale di rango cardinalizio ed è dunque prevedibile che il nuovo arcivescovo venga creato cardinale in un futuro concistoro.

Di monsignor Poli si ricordano, in anni recenti, due interventi Una lettera inviata ai senatori della provincia di La Pampa in cui li invitava a votare a “favore della famiglia pampeana”, dunque contro l’approvazione della legge sul matrimonio egualitario in discussione al senato negl stessi giorni. Nella lettera il vescovo considerava che l’approvazione della legge avrebbe costituito “un grave e rischioso fattore di dissoluzione familiare, che comprometteva seriamente il futuro della provincia e dell’intera nazione”.

In un secondo intervento, del 2012, monsignor Poli ha biasimato con durezza il sacerdote Jorge Luis Hidalgo, che nella propria pagina Facebook aveva scritto al dittatore Jorge Rafael Videla il giorno del suo compleanno. In una lettera poi indirizzata alle parrocchie della provincia il vescovo Poli aveva scritto che l’atteggiamento di Hidalgo “ha causato un malessere profondo e un grave danno alla Chiesa”.

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Alver Metalli

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