Una volta, nel giorno santo di Pasqua, siccome si trovava in un romitorio molto lontano dallabitato e non cera possibilità di andare a mendicare, memore di Colui che in quello stesso giorno apparve ai discepoli in cammino verso Emmaus, in figura di pellegrino, chiese lelemosina, come pellegrino e povero, ai suoi stessi frati. Come lebbe ricevuta, li ammaestrò con santi discorsi a celebrare continuamente la Pasqua del Signore, cioè il passaggio da questo mondo al Padre (San Bonaventura, Legenda maior, VII, 9).
Così viveva San Francesco la Pasqua. Un atteggiamento e una disposizione di gran lunga lontani dal modo, spesso abbondantemente superficiale, con cui accogliamo questi eventi così intensi della vita cristiana. Lopportunità però di avere di fronte a noi un momento così significativo dellanno liturgico, può sicuramente essere prezioso per tornare a riscoprire nella parola della Pasqua fede retta, speranza certa, e carità perfetta.
Ci troviamo infatti di fronte ad un momento nemmeno paragonabile ad altri, bensì al cuore di tutto lanno liturgico: il sacro Triduo pasquale della Passione e Risurrezione del Signore, preparato nella quaresima e prolungato nella gioia dei cinquanta giorni del tempo pasquale.
Si tratta perciò di un momento di pura grazia e unoccasione di vera conversione.
Il Santuario della Porziuncola invita ognuno a vivere questi giorni con profondità di cuore.
Il programma della settimana santa alla Porziuncola è disponibile al link: http://www.assisiofm.it/celebrazioni-della-settimana-santa-e-di-pasqua-2891-1.html