ACS saluta con gioia il suo settimo pontefice: Francesco

La Fondazione pontificia è sempre stata profondamente legata al successore di Pietro

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«Aiuto alla Chiesa che Soffre è simbolo di comunione e fraternità con la Chiesa sofferente». Così scriveva nel 2007 l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, in una lettera indirizzata ad ACS per i sessanta anni dell’Opera. L’arcivescovo di Buenos Aires ringraziava ACS a nome della conferenza episcopale argentina «per il generoso aiuto alla nostra Chiesa». L’Opera – che lo scorso anno ha festeggiato i cinquanta anni di sostegno alle Chiese dell’America Latina – promuove numerosi progetti in Argentina, principalmente relativi alla catechesi e all’evangelizzazione. ACS supporta anche diversi media cristiani: un sostegno particolarmente gradito al nuovo successore di Pietro che considera l’apostolato mediatico una «causa vicina al mio cuore».

Francesco è il settimo eletto al soglio pontificio dalla nascita di ACS. La Fondazione pontificia è sempre stata profondamente legata al successore di Pietro, il cui magistero non ha mai smesso di ascoltare. Come scriveva il nostro fondatore, padre Werenfried van Straaten: «Poiché siamo un’associazione ecclesiale, pubblica e universale e, come tale un organo esecutivo della Santa Sede, sarà sufficiente, non un ordine, ma un solo desiderio espresso dal Santo Padre per intraprendere un nuovo progetto».

ACS è nata nel 1947 da un desiderio di Papa Pio XII; ha esteso il suo aiuto ad Asia, Africa e America su esortazione di Giovanni XXIII; è stata posta sotto la Santa Sede da Paolo VI; è stata “incaricata” di «restaurare l’amore con la sorella Chiesa ortodossa» da Giovanni Paolo II che ha riconosciuto l’Opera come Associazione pubblica universale di diritto pontificio nel 1984. Poi con Benedetto XVI, l’elevazione a Fondazione di diritto pontificio, con un chirografo in latino firmato personalmente dal romano Pontefice emerito che ricorda i meriti decennali dell’Opera.

Accogliamo con gioia l’elezione di Francesco, desiderosi di continuare ad ascoltare il magistero del successore di Pietro e pronti ad intraprendere nuovi progetti per un suo semplice desiderio.

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ZENIT Staff

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