Giacomo Manzù e il Concilio Vaticano II

Una mostra dedicata allo scultore bergamasco verrà inaugurata venerdì 15 marzo a Bologna

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Nell’ambito delle manifestazioni per la ricorrenza del 50° anniversario di apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II (ottobre 1962) la Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro di Bologna, vuole ricordare questo momento storico, artistico e spirituale con un’esposizione dal titolo Giacomo Manzù e il Concilio Vaticano II – Un nuovo volto dell’uomo nelle opere di un Maestro del Novecento, dedicata al grande scultore Giacomo Manzù, in considerazione anche del rapporto intercorso tra l’artista e il cardinale Giacomo Lercaro, uno dei quattro moderatori del Vaticano II.

La mostra – a cura di Andrea Dall’Asta S.I., Francesco Buranelli, Marcella Cossu, Giulia Manzù, Francesca Passerini, Elena Pontiggia, realizzata in collaborazione con la Galleria nazionale d’arte moderna-Raccolta Manzù, Ardea e con la Fondazione Manzù, Ardea, e promossa in collaborazione con Galleria San Fedele, Milano e con il Comune di Bologna – Istituzione Bologna Musei – comprende una cinquantina di opere realizzate tra il 1929 e il 1988, molte delle quali – sculture, disegni, incisioni e pitture – provengono dalla Raccolta Manzù di Ardea collegata alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma. Altre, dalle collezioni della Fondazione Manzù di Ardea e della Raccolta Lercaro di Bologna. Saranno inoltre esposte fotografie dell’epoca e parte di una corrispondenza epistolare intercorsa tra Manzù e alcuni significativi protagonisti del periodo, in particolare il cardinale Giacomo Lercaro.

L’intento è quello di ripercorrere le tappe principali del cammino umano e creativo dell’artista, nel desiderio di far emergere i tratti che lo hanno reso, insieme alle sue opere, uno tra i più significativi protagonisti del dialogo arte-fede nel XX secolo.

Un particolare riferimento, quindi, è riservato al periodo compreso tra la vincita del primo concorso per le porte della basilica di San Pietro in Vaticano sul tema Il Trionfo della Chiesa (1947-48), le successive elaborazioni, specchio di una vicenda complessa segnata da tribolazioni interiori (1949-60), e l’approdo alla realizzazione dell’opera universalmente conosciuta, la Porta della Morte (1961-64).

Attraverso lo snodo delle diverse sezioni emergono i temi fondamentali che hanno caratterizzato il percorso di Manzù: dal rapporto con don Giuseppe De Luca, caro amico, consigliere e spesso intermediario tra l’artista e il mondo ecclesiastico vaticano, a quello più conosciuto e maggiormente indagato con Papa Giovanni XXIII. Emerge soprattutto l’urgenza di accordare i grandi temi della tradizione cristiana con una spiritualità che affonda le proprie radici nella realtà dell’uomo contemporaneo, drammaticamente segnata dalla guerra e dall’ingiustizia. Solo radicandosi nell’opacità della realtà umana è possibile intraprendere cammini di liberazione e di riconciliazione.

L’artista elabora quindi un nuovo linguaggio figurativo che, negli anni Sessanta, diventerà espressione di quell’apertura auspicata e realizzata dalla Chiesa grazie al Concilio.

In esposizione non mancano tuttavia soggetti più “profani” – come alcuni ritratti di Inge, compagna di una vita – che mostrano la vitalità creativa e la passione interiore di un artista in continua esplorazione delle più profonde dimensioni dell’animo umano, l’uomo che diceva di sé: «Io lavoro perché mi è una necessità indispensabile all’anima. Io sono un artigiano». 

Uno dei maggiori interpreti del secolo passato.

La Raccolta Lercaro ringrazia la Fondazione Manzù e la Galleria nazionale d’arte moderna-Raccolta Manzù di Ardea.

Un ringraziamento particolare a Inge, Giulia e Mileto Manzù per avere permesso la realizzazione della mostra.

L’inaugurazione avrà luogo venerdì 15 marzo alle ore 18 presso la Raccolta Lercaro e sarà presieduta dal Prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani che interverrà sul tema “Giacomo Manzù in Vaticano”; sarà presente S. E. Mons. Ernesto Vecchi, presidente della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro.

*

Nell’ambito della mostra sono organizzate le visite guidate:

> Sabato 23 marzo, ore 16.00
> Sabato 20 aprile, ore 16.00
> Sabato 18 maggio, ore 21.00 | The European Night of Museums
condotte da Francesca Caldarola

> Mercoledì 3 luglio, ore 21.00
condotta da Elisa Orlandi

L’ingresso è gratuito e la prenotazione facoltativa
(Tel. 051 6566210-211 E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it)

Apertura mostra: 15 marzo – 7 luglio 2013
Orari: da martedì a domenica, ore 11 – 18.30

Chiuso il lunedì (feriali) 
Chiuso il giorno di Pasqua (31 marzo) 
Aperto il lunedì dell’Angelo (1 aprile), 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno

Info: 

E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
Raccolta Lercaro, via Riva di Reno 57 – Bologna
Tel. 051 6566210 – 211
www.raccoltalercaro.it

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ZENIT Staff

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