I lettori intervistati da ZENIT, in grande maggioranza hanno chiesto un Papa “giovane, allegro, e di grande carisma spirituale”.

Ma quali sono i criteri per scegliere un candidato al Pontificato? Abbiamo provato a compilare una caratteristica di qualità personali e le abbiamo confrontate con le sfide che la Chiesa dovrà affrontare da subito.

Essendo la Chiesa un'istituzione millenaria e universale, è evidente che la prima qualità per il candidato pontefice sarà quella di conoscere le lingue.

L’italiano perché vescovo di Roma, l’inglese e lo spagnolo, perché tra le più diffuse nel mondo cristiano. La lingua del suo paese di origine, e qualche altra che sarà sicuramente molto utile. Il candidato Pontefice, deve avere e manifestare una fede profonda e uno zelo apostolico. Deve praticare la preghiera e i sacramenti in maniera incessante.

Non deve esserci nessuna ombra nella sua storia di sacerdote e di uomo. Sia esso uomo di Curia che pastore proveniente dalle Diocesi, deve essere umile, sensibile, caritatevole, brillante e conciso nella comunicazione, testimone esemplare delle virtù umane e cristiane. Solido nella dottrina e sicuro e aperto nel rapporto con la modernità.

Molto importante è che ci sia nel suo curriculum una evidente efficacia nel diffondere il Vangelo. Quante vocazioni, battesimi, conversioni ha suscitato? La diffusione della fede è un dono di Dio, ma il numero e l’abbondanza di certe manifestazioni sono un segno della benevolenza del Signore. Un po’ come l’accertazione dei miracoli per proclamare i santi.

Deve essere inoltre docile e collaborativo con il Sacro collegio, libero e disponibile a servire il Signore e guidare la Chiesa. Deve riportare la serenità e lo spirito di collaborazione fraterna nella gestione della Curia.

Non bastano però le qualità personali che devono essere di eccellenza per essere eletto Pontefice. E’ molto importante infatti considerare le condizioni storiche e vedere in che modo certe qualità possono essere funzionali alla risoluzione dei problemi più urgenti del momento.

L’elezione di Giovanni Paolo II avvenne proprio nel momento di massima espansione dell’ideologia e del potere comunista nel mondo.

L’elezione di Benedetto XVI è avvenuta in un momento in cui era necessaria una rifondazione interna della Chiesa e dell’Episcopato mondiale. E’ evidente che in questo momento i problemi di urgenza per la Chiesa cattolica sono rappresentati dal rinnovamento della Fede e dalla necessità di una Nuova Evangelizzazione. Non a caso il Pontefice, ora emerito, Benedetto XVI ha indetto l’Anno della fede e della Nuova Evangelizzazione. 

Per ridare vita al continente Europeo che per 2000 anni ha diffuso il cristianesimo nel mondo, c’è bisogno di milioni di giovani che vivono, praticano e testimoniano con gioia e entusiasmo la fede cattolica. Come nei primi secoli, i cristiani devono stupire e conquistare il mondo, con il fuoco dell’amore che gli deriva dalla conoscenza profonda e appassionata di Cristo.

Certo ci sono tanti altri problemi che chiedono soluzioni, quali: difendere dalle persecuzioni i cristiani presenti in molte parti nel mondo, consolidare un dialogo con l’Islam e le grandi religioni orientali per limitare i fondamentalismi intolleranti e violenti, continuare nel consolidamento del dialogo ecumenico con le altre confessioni cristiane al fine di arrivare ad una nuova unità, promuovere e garantire il rispetto della libertà religiosa e dei diritti umani, continuare a proporre una economia del dono che tramite la pratica della fraternità superi l’utilitarismo speculativo ed egoista, insegnare e far rispettare i principi non negoziabili base di ogni civiltà, trovare un modo per dialogare pacificamente con la Cina al fine di far riconoscere i Vescovi nominati dal Pontefice romano..

Ma nessuno di questi problemi potrà essere affrontato e risolto in maniera adeguata se la fede non sarà appassionata e se la nuova evangelizzazione non marcerà spedita. Certi di quanto accaduto nella storia del Pontificato, lo Spirito Santo saprà scegliere il miglior candidato e il più adeguato ai tempi che viviamo.