E’ stato presentato dall’autore, Pippo Franco, il libro “La morte non esiste. La mia vita oltre i confini della vita”, scritto in collaborazione con Rita Coluzzi per le edizioni Piemmeincontri. Giunto alla terza ristampa il successo del libro è stato favorito da un passaparola tra i lettori. L’incontro si è svolto nell’Auditorium “Giovanni Pierluigi di Palestrina” di via delle Monache ed è stato moderato da Poerio Lulli, alla presenza del vescovo, mons. Sigalini.
“Lo spirito – ha affermato Pippo Franco – è sempre presente in ogni momento della vita”, tuttavia, ha continuato l’attore romano “io sono come San Tommaso. Devo vedere”. Nel libro l’autore mostra una profonda religiosità che lo lega allo Spirito, ad uno Spirito che pervade l’intera esistenza e si mostra a volte presente a volte distante ma pur sempre percepibile, tant’è che il testo è suddiviso in capitoli nei quali esso si rivela nelle sue molteplici sfaccettature. “C’è uno Spirito nella vita dell’universo – sottolinea il comico romano – con cui bisogna mettersi in relazione per raggiungere la felicità”.
Scritto con mano sicura e brillante il testo ripercorre la vita dell’autore in una sorta di cronistoria dell’incontro e dello svelamento dello Spirito, anche in momenti duri e segnati dalla mancanza di un padre morto troppo presto. Di sicuro la vita interiore del comico romano è stata segnata dalle esperienze forti avute incontrando Natuzza Evolo, veggente calabrese che assumeva sul proprio corpo i segni della Passione di Cristo, o padre Matteo La Grua in Sicilia, animatore del gruppo carismatico Maria del Rinnovamento nello Spirito.
L’attenzione del pubblico in sala è stata catturata dalla sorpresa di scoprire una religiosità illuminata dallo Spirito nell’attore romano, noto al grande pubblico per le caratterizzazioni umoristiche nel teatro leggero, nella televisione e nel cinema, abbastanza ammiccanti e, per così dire, nazional-popolari.
Pippo Franco non ha esitato a rispondere alle domande dei presenti rivelando un sentire intimo molto distante dalle luci della ribalta e da quel mondo artistico nel quale prevale una ricerca smodata del successo, fondato sui valori dell’apparire, incapace di percepire lo Spirito del Creatore.