La presenza austriaca al Conclave

Breve profilo del cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn

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Il cardinale arcivescovo di Vienna (Austria), Christoph Schönborn, nasce il 22 gennaio 1945 nell’attuale  Repubblica Ceca. Dopo aver conseguito la maturità nel 1963 entra nell’ordine dei domenicani a Warburg, in Germania, e nel 1970 riceve l’ordinazione sacerdotale.

Durante i vari studi in filosofia, psicologia e teologia, il giovane Schönborn si reca nel 1972-1973 a Ratisbona (Germania), dove frequenta i corsi del professor Joseph Ratzinger, l’attuale papa emerito Benedetto XVI. Conclude il suo percorso universitario, l’anno successivo, alla Catho (o l’Institut Catholique) di Parigi con una tesi intitolata L’Icone du Christ (L’icona di Cristo).

Dal 1973 al 1975 lavora come cappellano degli studenti presso l’Università di Graz, in Austria. Nel ’76 inizia la sua carriera accademica, diventa infatti professore straordinario di Dogmatica presso l’Università di Friburgo, in Svizzera. Due anni più tardi, nel ’78, assume anche l’incarico di professore ausiliario di Teologia dell’Oriente cristiano, per diventare poi nel 1981 ordinario di Dogmatica.

Dieci anni dopo, Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Vienna. Il 29 settembre 1991 Schönborn riceve l’ordinazione episcopale nella cattedrale della capitale austriaca, lo Stephansdom. Nell’aprile del 1995 viene nominato dal Papa arcivescovo coadiutore di Vienna, per succedere nel settembre dello stesso anno a Hans Hermann Groër. 

Sempre dalle mani di Giovanni Paolo II, Schönborn riceve la porpora cardinalizia nel febbraio del 1996. Da quell’anno in poi ricopre diversi incarichi. In particolare, si ricorda il suo ruolo nella redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC). Dal 1987 al 1992, svolge la funzione di segretario della Commissione per la Redazione del CCC.  Nel 1993 diventa referente per l’Europa della Conferenza episcopale austriaca e nel 1998 viene eletto alla presidenza dell’organismo. 

Il porporato austriaco, inoltre, è stato ed è tuttora membro di varie commissioni e congregazioni. Dal 1980 al 1991, della Commissione Teologica della Conferenza Episcopale Svizzera (CES). Dal 1980 al 1987, della Commissione svizzera per il Dialogo fra ortodossi e cattolici romani, e dal 1980 al 1984 della Commissione svizzera per il Dialogo fra cattolici romani e cristiani.

Nel 1996 ha predicato gli Esercizi spirituali in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II, ed è oggi membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, per le Chiese Orientali e per l’Educazione Cattolica. Fa anche parte del Pontificio Consiglio per la Cultura e per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Il porporato austriaco ha partecipato finora a tre Sinodi dei vescovi, l’ultimo dei quali quello sulla Nuova Evangelizzazione dello scorso ottobre a Roma. Intervistato in quell’occasione da ZENIT, il cardinale Schönborn ha sottolineato l’importanza del “dobbiamo iniziare con il ri-evangelizzare noi stessi”, tema che ha permeato l’ultimo Sinodo. 

“Mi ha tanto colpito – affermava nell’intervista – che molti vescovi hanno dichiarato che possiamo evangelizzare solo quando lasciamo evangelizzare noi stessi. È stata una puntualizzazione molto bella; non possiamo evangelizzare solo gli altri, ma dobbiamo lasciarci evangelizzare, come ribadisce lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica”.

Conosciuto è anche lo stretto legame tra il cardinale Schönborn e Benedetto XVI. Il porporato, nella stessa intervista, lodava infatti la maestria di papa Ratzinger, che come il più noto teologo domenicano, San Tommaso d’Aquino, “ha la capacità di esporre le cose in tutta semplicità e chiarezza alla luce della ragione”.

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Staff Reporter

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