ROMA, domenica, 20 maggio 2012 (ZENIT.org).- In un clima di grande fiducia e impegno verso la comunità La Fondazione Carichieti annuncia l’imminente apertura delle collezioni permanenti al Museo Palazzo de’ Mayo. Dal 2 giugno 2012 saranno aperte al pubblico le sale che occupano l’intero secondo piano del Palazzo de’ Mayo allestite con le tre raccolte che rappresentano, ad oggi, il cospicuo patrimonio artistico della Fondazione: “La collezione d’arte della Fondazione Carichieti e della Carichieti Spa” composta da oltre 40 opere, fra cui spicca l’imponente e assoluto capolavoro “La figlia di Jorio” di Francesco Paolo Michetti, cui si affianca l’incantevole tela “Lungo il fiume paterno (Il dileggio)” unite a molte altre opere dell’indiscusso protagonista dell’ottocento europeo, supremo cantore del realismo italiano. Nel percorso dell’800 si trovano opere di grandi artisti quali Giovanni Fattori, Luigi Gioli, Eduardo Dalbono, Ludovico Tommasi, e le opere di un altro grande maestro del realismo abruzzese, Costantino Barbella. Sono in collezione opere dei tre Cascella, Basilio, Tommaso e Michele e, a conferma della costante politica di acquisizione della Fondazione, appartengono a questo percorso opere di artisti contemporanei come la “Prima Neve” di Omar Galliani, lo straordinario “Sguardo di Garibaldi” di Luca Vernizzi e il “Volto di Cristo” di Alberto Sughi.

La mostra permanente “Nel segno dell’Immagine” è uno straordinario corpus di 130 opere di 90 artisti messo a disposizione da Alfredo e Teresita Paglione che occupa ben 14 sale del museo e si compone di capolavori, dipinti e sculture, del XX secolo. Il percorso inizia con le opere di Aligi Sassu, di cui quest’anno ricorre il Centenario, e si completa con un vero omaggio di 14 opere al grande pittore spagnolo  Josè Ortega. Sono esposte, fra le altre, opere-capolavoro di Leonardo Cremonini, Floriano Bodini, Piero Guccione, Giuliano Vangi, Claudio Bonichi,Ruggero Savinio, Giuseppe Modica, Giuseppe Bergomi, Robert Carroll, Carlos Mensa, Matias Quetglas.

Gli argenti di palazzo de’ Mayo”, collezione-scrigno di capolavori dell’arte orafa dal XVII al XX secolo, è formata da oltre 150 pezzi, manufatti a prevalenza inglese, nonché da opere realizzate da altre manifatture europee quali: Francia, Russia, Olanda, Germania, Italia, Austria e Danimarca. Dalla ricca e preziosa collezione risaltano la raraAlzata Carlo II Stuart, Inghilterra, 1678; le elegantissime Anfore, Inghilterra 1864/1865 e 1884; le Caffettiere, Russia 1845 e Inghilterra 1805; il Servizio da tè e Caffè, Inghilterra 1889; la Coppa per vino, Inghilterra 1870; il Piatto Liberty, Austria post 1867.

E’ allestita, inoltre, nelle sale del primo piano del Palazzo de’ Mayo destinate alle esposizioni a carattere temporaneo, la mostra “De Chirico. L’Apocalisse e la luce”, una rassegna d’eccezione, visitabile fino al 15 di luglio, che indaga per la prima volta in maniera ampia e sostanziale l’opera a tema sacro di Giorgio de Chirico.

La Fondazione Carichieti è la Fondazione che oggi, in Italia, destina alla cultura e all’arte la quota proporzionalmente più alta delle proprie risorse. Promotrice e sostenitrice di importanti iniziative culturali ha impegnato considerevoli energie e consistenze nel progetto, avviato nel 2004, che ha visto il recupero di uno degli esempi più significativi dell’architettura barocca regionale, il Palazzo de’ Mayo. Un rilevante lavoro di restauro e riqualificazione architettonica che ha dato vita alla “Cittadella della cultura”: polo culturale e polifunzionale il cui compito è quello di contribuire alla rivitalizzazione del centro storico cittadino.

La mission della Fondazione, oggi sostenuta a maggior ragione dagli straordinari, ulteriori, spazi che si inaugurano il 2 di giugno, è diretta allo sviluppo culturale e sociale del territorio e alla valorizzazione e promozione del patrimonio culturale sia della Fondazione sia della comunità. L’ampio, articolato e vivace salotto culturale d’Abruzzo, il Museo Palazzo de’ Mayo, le cui collezioni permanenti verranno inaugurate nei prossimi giorni ne è la concreta dimostrazione.

L’apertura al pubblico del 2 di giugno del Museo Palazzo de’ Mayo, sarà preceduta da una grande kermesse, strettamente ad invito, che vedrà la presenza di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali pubbliche e private. A presiedere l’importante tavola rotonda prevista per il 31 di maggio nella Sala Conferenze del Palazzo De’ Mayo, l’Avv. Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, l’Arch. Mario Di Nisio, Presidente della Fondazione Carichieti, il Prof. Pasquale Tunzi, Docente alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara; la Prof.ssa Elena Pontiggia, storica dell’arte e docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Brera di Milano.