I cento anni della Chiesa luterana in Czestochowa

Una Conferenza internazionale sulla presenza dei luterani e sul giubileo della costruzione della chiesa Evangelica di Augsburg

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di Don Mariusz Frukacz

CZESTOCHOWA, giovedì, 24 maggio 2012 (ZENIT.org) – “Al servizio di Dio, della Patria e di Czestochowa” è stato il tema della Conferenza internazionale sul centenario del posizionamento della prima pietra della Chiesa Evangelica Luterana dell’Ascensione (di Augsburg) a Czestochowa, svoltasi, ieri mercoledì 23 maggio, nell’Aula Giovanni Paolo II del Seminario Maggiore dell’Arcidiocesi di Czestochowa.

L’incontro è stato organizzato dalla Parrocchia Luterana a Czestochowa, sotto il patronato del vescovo della diocesi di Katowice della Chiesa Luterana in Polonia, Tadeusz Szurmana, e dell’arcivescovo metropolita di Czestochowa, Waclaw Depo,.

Alla conferenza hanno partecipato rappresentanti di diverse chiese cristiane, delle autorità locali e delle università di Częstochowa.

“Attraverso tali conferenze si possono vedere alcune attività nella realizzazione dell’unità” ha detto don Andrzej Przybylski, rettore del Seminario Maggiore dell’Arcidiocesi di Czestochowa, nel dare il benvenuto ai partecipanti della conferenza.

Don Adam Glajcar pastore della Chiesa Evangelica-Augsburg a Czestochowa, ha invece sottolineato che “Czestochowa, insieme a Jaswna Góra, è un luogo unico nella storia del cristianesimo polacco”.

Anche l’Arcivescovo Metropolita di Czestochowa, Waclaw Depo, ha rimarcato che “la storia ha una forza interiore che è stata costruita dalla gente”. Allo stesso tempo, ha indicato il presule, “dobbiamo ricordare che la storia dell’unità dei cristiani deve essere uno dei motivi più importanti della nostra preghiera comune”.

L’unità, inoltre, “è la sfida più importante del nostro tempo per noi cristiani” ha dichiarato il vescovo della diocesi di Katowice della Chiesa Evangelica di Augsburg in Polonia, Tadeusz Szurman.

Durante la Conferenza, poi, i partecipanti hanno potuto ascoltare la presentazione scientifica dei vari argomenti riguardanti la questione ecumenica e la storia della Chiesa Evangelica Luterana in Polonia, tra cui la storia della parrocchia luterana a Czestochowa, “una storia associata con la fioritura dell’industria in questa regione nel XIX secolo” come ha detto il pastore della Chiesa Evangelica-Augsburg in Czestochowa, Adam Glajcar.

Ha fatto seguito l’intervento di Juliusz Sętowski, storico del Centro della Documentazione della Storia di Czestochowa, che ha parlato sull’influenza delle famiglie protestanti nella vita sociale della città polacca. “Un impatto abbastanza significativo – ha detto – sia nella vita sociale, economica e culturale, che nello sviluppo industriale”.

Don Jaroslaw Grabowski, delegato diocesano sulla questione ecumenica, ha incentrato, invece, il suo discorso sulla genesi del movimento ecumenico in Czestochowa. Il relatore ha sottolineato l’importanza della creazione di una coscienza e di un atteggiamento autenticamente ecumenico, dichiarando che il “cambiamento del cuore è l’essenza e l’anima del movimento ecumenico”.

In questo senso, ha aggiunto, Jasna Góra ha giocato un ruolo fondamentale, in particolare “sulla funzione nella promozione dell’ecumenismo spirituale”.

Durante la conferenza, inoltre, sono stati presentati Paweł Anweiler, vescovo della diocesi di Cieszyn della Chiesa Evangelica Luterana, nonchè presidente del Consiglio Ecumenico Polacco in regione Silesia, e don Piotr Zaborski, direttore della Radio Cattolico “Fiata” che ha parlato della “promozione della vita culturale, come un dovere cristiano”. Era presente anche Marek Jerzy Uglorz, pastore della Chiesa luterana, che si è soffermato sulla dimensione ecumenica nel pensiero di Martin Lutero.

I partecipanti alla conferenza hanno poi avuto modo di ascoltare la presentazione di Thomas Herkströter e l’intervento di don Miroslaw Drabiuk, della parrocchia della Chiesa Ortodossa, sull’ecumenismo nella vita del parrocchiale.

Sul tema della Chiesa in Polonia e delle relazioni tra Stato e Chiesa, ha dedicato il suo discorso Rafał Glajcar, docente presso l’Università di Silesia. Distinguendo i diversi periodi del rapporto Stato-Chiesa in Polonia, il docente ha affermato che, dal 1989 al 1993, la chiesa fu attiva nella vita pubblica e politica; mentre fu nel periodo 1993-2005 che la chiesa cominciò a ridimensionare questa sua partecipazione diretta.

Nel periodo 2005-2010, ha soggiunto, “gli attori della scena politica sono entrati di nuovo nella Chiesa” e ha avuto inizio “un periodo di strumentalizzazione”. Dal novembre 2011, ha concluso il prof. Glajcar, “è cominciato, invece, il momento della eliminazione della presenza della Chiesa dalla sfera della vita pubblica”, dando vita così “ad un laicismo militante”.

Il culmine della Conferenza è stata la celebrazione ecumenica nella chiesa di Gesù Cristo Sommo ed Eterno Sacerdote presso il Seminario Maggiore, presieduta dall’Arcivescovo Depo.

Durante l’omelia, l’arcivescovo ha sottolineato che “bisogna guardare alla storia attraverso gli occhi di Cristo,  come storia della salvezza dell’uomo” sui cui “mari tempestosi” galleggia la “Barca della Chiesa”.

“Con Cristo la nostra vita è un viaggio alla Casa del Padre, senza di Lui la vita non ha senso. Noi però sappiamo che il Signore è con noi e questa è la ragione della speranza cristiana” ha concluso mons. Depo.

La prima menzione storica sulla presenza dei luterani a Czestochowa risale circa alla fine del XVIII secolo. Fu solo nel 1802  che a nord di Czestochowa si insediò la prima colonia protestante di tessitori provenienti dalla Germania, inizialmente chiamata Hilbach, poi Czarnylas.

Nel 1852 ebbe inizio la celebrazione del culto luterano in un appartamento privato a Czestochowa. Nel 1905, le autorità di governo convennero di creare una parrocchia luterana nella città e nel 1912 fu posta, quindi la pietra della prima chiesa protestante presente di Czestochowa. L’atto di consacrazione avvenne l’8 dicembre 1913, per mano del vescovo luterano Julius Bursche.

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ZENIT Staff

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