Il Congresso Eucaristico di Dublino: un'occasione di rinnovamento e riconciliazione

L’arcivescovo Diarmuid Martin annuncia una liturgia penitenziale con testi a cura delle vittime degli abusi sessuali

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di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 10 maggio 2012 (ZENIT.org) – Il prossimo Congresso Eucaristico di Dublino sarà un evento importante non solo per la Chiesa irlandese ma per tutto il mondo cristiano. Alcune anticipazioni sui contenuti dell’evento, che si svolgerà dal 10 al 17 giugno prossimi, sono state illustrate stamattina nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Stampa Vaticana.

La preparazione del 50° Congresso Eucaristico dublinese, ha spiegato monsignor Piero Marini, presidente del Pontificio Consiglio per i Congressi Eucaristici Internazionali, va avanti da 4 anni, esattamente dalla conclusione del precedente evento omologo a Québec, in Canada (21 giugno 2008), quando papa Benedetto XVI, annunciò l’appuntamento nella capitale irlandese.

L’apertura del Congresso Eucaristico sarà affidata al cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i vescovi, che il 10 giugno, presiederà la Santa Messa d’apertura nell’area della Royal Dublin Society.

A Dublino sono attesi migliaia di pellegrini da oltre un centinaio di paesi del mondo, che pregheranno, si uniranno in processione e parteciperanno alle Conferenze generali tenute da 18 oratori internazionali, dividendosi in oltre 150 workshop. I volontari saranno circa 2000. La settimana congressuale si concluderà allo stadio di Croke Park, sede della Gaelic Athletic Association, davanti ad 80mila fedeli.

La finalità dei congressi eucaristici, ha proseguito monsignor Marini, è quella di “riunire – in ogni continente e da ogni continente – la chiesa universale intorno all’Eucaristia, considerata cuore della vita cristiana e spazio straordinario per l’evangelizzazione della società”.

Questi appuntamenti, inoltre, sono utili “ad approfondire il rapporto tra la mensa della Parola e la mensa del Pane, a rinnovare il culto eucaristico fuori della Messa, a sottolineare la dimensione sociale dell’Eucaristia, a sviluppare la coscienza ecumenica nella prospettiva della partecipazione all’unico Corpo del Signore”, ha aggiunto il presule.

La coincidenza con il 50° anniversario del Concilio Vaticano II è posta in evidenza dal tema scelto per il Congresso Eucaristico che verterà su L’Eucaristia, comunione con Cristo e tra noi, ispirato alla Costituzione dogmatica Lumen Gentium (n°7).

Il documento-base del 50° Congresso Eucaristico Internazionale sottolinea in particolare che la Chiesa irlandese, al di là del momento difficile che attualmente sta vivendo, “ha dietro di sé una storia di fede e di martirio che ha illuminato l’Europa”, ha sottolineato mons. Marini.

A partire da San Patrizio, infatti, la storia alto-medioevale dell’isola britannica si caratterizza per l’esodo di numerosi monaci che, nel corso di alcuni secoli, raggiunsero l’Europa continentale “influenzando le istituzioni culturali e la disciplina ecclesiastica del primo millennio”.

Il prossimo Congresso Eucaristico è il secondo ospitato dalla capitale irlandese che ne fu sede già nel 1932. In quell’occasione, ha ricordato l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, la neonata repubblica d’Irlanda era reduce da una sanguinosa guerra civile e il Congresso Eucaristico fu “un evento di riconciliazione e ricostruzione dell’unità”.

Anche l’edizione imminente, nello spirito dei Congressi Eucaristici di ogni tempo, “sarà ancora una volta un momento di rinnovamento e di riconciliazione” che richiamerà “tutti i cattolici alla centralità dell’Eucaristia nella vita della Chiesa, il vero culmine verso il quale tendono tutte le attività della Chiesa e la fonte dalla quale scorre tutta la sua vita”, ha aggiunto il presule irlandese.

A chiusura degli interventi, padre Vittore Boccardi, S.S.S., membro della Segreteria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, ha sottolineato la grande attualità di questi appuntamenti ecclesiali che non meritano di essere derubricati a “reliquie del passato” o a “vecchi paramenti di sacrestia dai bagliori d’oro ormai sbiaditi”.

Essi, al contrario, nella loro storia ultracentenaria (furono ideati alla fine del XIX secolo da Emilie-Marie Tamisier, discepola di San Pier Giuliano Eymard), hanno “contribuito a disegnare il volto rinnovato della chiesa così come è uscita dal Vaticano II”. Inoltre, come sottolineato in particolare dal magistero degli ultimi due papi, i Congressi Eucaristici conferiscono linfa vitale alla Nuova Evangelizzazione.

Il Congresso Eucaristico di Dublino rappresenterà quindi “un aiuto al rinnovamento permanente della vita eucaristica della Chiesa invitando il popolo cristiano a celebrare l’Eucaristia come esperienza di un’autentica comunione ecclesiale e punto di partenza per una testimonianza gioiosa del Vangelo”, ha concluso padre Boccardi.

A conclusione della conferenza stampa, monsignor Martin ha sottolineato che, durante il Congresso Eucaristico, sarà celebrata una giornata di riconciliazione, in riparazione agli abusi sessuali che hanno macchiato negli ultimi anni una parte della Chiesa irlandese e che i testi della liturgia penitenziale di quel giorno saranno composti dalle vittime di tali abusi.

Rispondendo ad una domanda di Zenit sul ruolo dei Congressi Eucaristici nel miglioramento qualitativo della vita sacramentale, monsignor Marini ha risposto che questi appuntamenti rappresentano in primo luogo “un approfondimento del senso della comunione dal punto di vista intellettuale”, tuttavia il loro ruolo può essere assai vasto.

I Congressi Eucaristici, infatti, possono essere un’occasione per “celebrazioni svolte in modo esemplare, di modo che la liturgia stessa possa diventare una catechesi e un invito. Spetta poi ai pastori delle chiese locali, tradurre in pratica questi intenti, mettendo la liturgia al centro della vita della Chiesa. Con il futuro della liturgia, infatti, si gioca anche il futuro della Chiesa”.

Interpellato sul medesimo argomento, monsignor Martin ha sottolineato la necessità di porre “molta attenzione al modo in cui i giovani vengono formati alla vita sacramentale”, prendendo come esempio la Chiesa delle origini dove la liturgia era un momento di “carità e comunione” che permise alle prime comunità cristiane di crescere numericamente fino ad evangelizzare interi continenti.

Per approfondimenti consultare il sito ufficiale del 50° Congresso Eucaristico Internazionale: www.iec2012.ie

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ZENIT Staff

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