ROMA, domenica, 29 maggio 2011 (ZENIT.org).- “Rinnovo con gioia il mio sì alla lunga storia dell’Associazione e alla sua viva tradizione”. È quanto affermato da Franco Miano alla notizia della sua riconferma alla presidenza dell’Azione cattolica italiana, avvenuta il 25 maggio nel corso del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana.
Campano, 50 anni, Miano vive a Pomigliano d’Arco (Na), nella diocesi di Nola. Sposato con Pina De Simone e padre di Armando e Irene, è ordinario di Filosofia morale nell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e ha già guidato l’Associazione nel triennio 2008-2011.
Il Consiglio permanente della Cei ha scelto all’interno di una terna di nomi che il Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana aveva indicato dopo la conclusione della XIV Assemblea nazionale dell’Associazione dal 6 all’8 maggio scorsi.
“Desidero esprimere – ha affermato Miano alla notizia della riconferma – la mia profonda gratitudine al Consiglio nazionale dell’Ac e ai nostri vescovi, in primo luogo al presidente card. Angelo Bagnasco e ai membri del Consiglio episcopale permanente della Cei, per la confermata fiducia riposta nella mia persona, affidandomi nuovamente un servizio che spero di onorare con l’aiuto del Signore”.
“Il mio primo pensiero – ha proseguito Miano – in questo momento va a tutti i soci e ai sacerdoti assistenti della nostra associazione impegnati nelle parrocchie della nostra amata Italia. A loro rivolgo un grande e forte abbraccio dicendo grazie per le energie che spendono nel rendere la nostra Ac ancora più bella e più pronta a muovere i suoi passi – insieme a tutta la Chiesa, ai nostri carissimi pastori -, al fine dell’annuncio del Vangelo all’uomo di oggi”.
“In questo cammino – ha aggiunto il presidente dell’Ac – ci sia di sostegno l’insegnamento di Benedetto XVI. È ancora vivo nel cuore di tutti il ricordo bellissimo dell’incontro nazionale dello scorso 30 ottobre in piazza San Pietro con decine di migliaia di ragazzi e giovanissimi”.
L’Azione cattolica “desidera essere sempre più disponibile nel suo servizio alla Chiesa, rispondendo all’invito rivoltoci quel giorno dallo stesso Santo Padre: ‘Abbiate il coraggio, vorrei dire l’audacia di non lasciare nessun ambiente privo di Gesù, della sua tenerezza che fate sperimentare a tutti, anche ai più bisognosi e abbandonati, con la vostra missione di educatori’”. E indicandoci “esempi di amore genuino nei tanti beati e santi di Azione Cattolica: da Piergiorgio Frassati ad Alberto Marvelli, da Pierina Morosini ad Antonia Mesina. Cosi come altre grandi figure di uomini e donne, da Giuseppe Toniolo, prossimo alla beatificazione, ad Armida Barelli”.
“L’Azione cattolica – ha proseguito Miano – in questo tempo si pone ancora una volta al servizio dell’uomo per onorare la dignità personale con i suoi valori irrinunciabili, a cominciare dalla vita e dalla pace, dalla famiglia e dall’educazione, per camminare accanto a tutti e a ciascuno, a tessere insieme una trama viva di relazioni fraterne. Ciò significa spendersi in favore del bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, al senso delle istituzioni, alla partecipazione, alla democrazia”.
“Mi piace citare – ha concluso Miano – in questo giorno, come già tre anni fa, la frase pronunciata nel 1964 da Vittorio Bachelet quando venne nominato Presidente dell’Associazione: ‘L’Azione cattolica vorrebbe aiutare gli italiani ad amare Dio e ad amare gli uomini. Essa vorrebbe essere un semplice strumento attraverso il quale i cattolici italiani siano aiutati a vivere integralmente e responsabilmente la vita della Chiesa; e insieme a vivere con pieno rispettoso impegno cristiano la vita della comunità temporale e della convivenza civile’”.