Giovanni Paolo II, con Maria sulle strade del mondo

Presentato un libro sul Papa polacco di padre Giuseppe Buono del PIME

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ROMA, domenica, 1 maggio 2011 (ZENIT.org).- Il 16 aprile, a Roma, presso il Centro Internazionale di Animazione Missionaria, nel Campus della Pontificia Università Urbaniana, è stato presentato il libro di padre Giuseppe Buono, del PIME, che offre una lettura specialistica sul magistero mariano-missionario di Giovanni Paolo II. 

E’ stato per primo il Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, a intervenire sottolineando come nel suo volume padre Buono tracci “il cammino umano e spirituale di Giovanni Paolo II con informazioni precise, descrivendone l’adolescenza con tutte le attese di un giovane al quale non dispiaceva l’arte, il teatro, la montagna, lo sport; poi la giovinezza nella quale, tra diversi impegni di lavoro manuale, anche forzati, maturò la grande decisione di consacrarsi a Dio”.

Fu “prete della diocesi di Cracovia – ha aggiunto porporato –, poi giovane vescovo ausiliare e infine arcivescovo e cardinale. Visse fisicamente il suo cammino di ministro ordinato diocesano tra i suoi fedeli ma spiritualmente aperto al mondo intero, a partire dalla città dove aveva completato i suoi studi teologici universitari: Roma”.

“La sua anima – ha continuato – vibrava ben oltre i confini della Polonia e Padre Buono, quasi per una sintonia spirituale naturale, coglie bene questo aspetto. Infatti, quando Karol Wojtyla fu eletto Papa, aveva già respirato l’universalità della Chiesa viaggiando non solo per motivi di studio ma anche per motivi pastorali e spirituali…”.

Padre Giovanni B. Zanchi, missionario in Bangladesh e Superiore Generale del PIME, ha poi evidenziato “la passione missionaria che ha spinto Giovanni Paolo II sulle strade del mondo, come ha voluto titolare padre Buono il suo libro proprio per descrivere la profonda interiorità mariana e missionaria che ha animato la vita e il magistero di Giovanni Paolo II”. Il missionario ha quindi ricordato l’incontro che ebbe con Giovanni Paolo II quando il Papa polacco visitò il Bangladesh e le occasioni di incontro da Superiore Generale del PIME, soprattutto il discorso che rivolse ai partecipanti all’Assemblea Generale dell’Istituto.

Dal canto suo la dottoressa Patrizia Pelosi, fisico nucleare, ha soprattutto rievocato i sentimenti del cuore che hanno maturato la sua fede e il suo spirito missionario negli incontri personali con Giovanni Paolo II alla vigilia delle sue partenze per l’Africa per esperienze missionarie.

La dottoressa Grazia Feci, invece, un medico romano che per 26 anni ha lavorato in Costa d’Avorio, ha ricordato la crescita della sua spiritualità missionaria nel Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, fondato da padre Buono il 25 aprile 1972. La dottoressa Feci ha quindi affermato che nessun cristiano si può fermare davanti alla testimonianza di un Papa che ha camminato per il mondo intero con l’unica preoccupazione di portare a tutti il Vangelo.

Nella presentare il libro mons. Juan Esquerda Bifet, professore emerito di missiologia e mariologia in diverse Pontirficie Facoltà Teologiche, aveva scritto: “Finora il magistero mariano di Giovanni Paolo II è stato studiato principalmente attorno alla sua enciclica Redemptoris Mater. Padre Buono ha voluto fare un salto di qualità: dopo aver riassunto l’esperienza mariana personale del Papa, sottolineando la centralità esistenziale del suo motto Totus Tuus, presenta i contenuti mariani di tutti i suoi grandi documenti inquadrati in un itinerario storico-cronologico che abbraccia tutti i componenti del Popolo di Dio”.

“Questa ricerca mariana di padre Buono – ha proseguito – è anche un richiamo missionario. In effetti, il magistero missionario di Giovanni Paolo II, sintetizzato nell’enciclica Redemptoris Missio, diventa una nuova e necessaria componente dello stesso magistero mariano”.

Il Cardinale Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che accompagnò Giovanni Paolo II in diversi viaggi apostolici, ha quindi osservato: “Padre Giuseppe Buono del PIME, che ha collaborato con me per diversi anni nella direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie, e indirettamente anche con il Papa, è stato felicemente attento a sottolineare le due caratteristiche essenziali della grande personalità del nuovo Beato e a riproporle ora non solo agli studiosi ma anche al pubblico”.

“Egli – ha proseguito il porporato – mette fra le due dimensioni: quella mariana e quella missionaria, un trattino per indicare l’intima unità dei due aspetti. In realtà, il totus tuus esprime la devozione mariana del grande Papa, questa devozione, poi, è la fonte e l’ispirazione del coraggioso annuncio di Cristo al mondo intero: dal primo solenne saluto in Piazza San Pietro fino all’ultimo respiro della vita”.

Anche il Cardinale Stanisław Dziwisz, per 40 anni segretario personale di Giovanni Paolo II, ha voluto esprimere per iscritto la sua gratitudine: “Mi congratulo e ringrazio padre Buono per aver sviluppato questa grande riflessione in modo profondo ma semplice, che ci spinge ad approfondire, per imitarlo, l’intimo amore filiale per Maria di Giovanni Paolo II, un amore che lo condusse sulle strade della storia. Già il titolo in sé annuncia tutto: Con Maria sulle strade del mondo. Il Magistero mariano-missionario di Giovanni Paolo II”.

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ZENIT Staff

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