Il Papa benedice una statua di san Marone

Collocata in una nicchia esterna della Basilica Vaticana

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ROMA, mercoledì, 23 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Questo mercoledì prima di raggiungere l’Aula Paolo VI per l’Udienza generale, il Santo Padre ha benedetto la statua di san Marone, collocata in una nicchia esterna della Basilica di San Pietro. 

Vissuto tra il IV e il V secolo come eremita sulle montagne del Tauro, nei pressi di Cirro, un’antica città della Siria settentrionale, san Marone si guadagnò la fama di taumaturgo e godè di una grande reputazione come direttore spirituale.

Per il suo stile di vita ascetico e le guarigioni fisiche e spirituali attirò presto al suo eremo molti seguaci, che costituirono il primo nucleo della Chiesa Maronita, comunità sui iuris in seno alla Chiesa Cattolica – da sempre in comunione con Roma anche se mantiene una liturgia e un calendario propri – presente in Libano, Siria, Egitto, Terra Santa e nei Paesi della diaspora.

La statua, alta oltre cinque metri e di 20 tonnellate di peso, è stata commissionata dalla Chiesa cattolica maronita in occasione del giubileo – inaugurato il 14 febbraio 2010 – per i 1600 anni dalla morte di san Marone ed è opera dello scultore spagnolo Marco Augusto Dueñas, che l’ha ricavata da un unico blocco di marmo di Carrara.

L’opera raffigura il santo nell’atto di offrire al mondo una piccola chiesa di stile maronita, posta nell’incavo della mano sinistra. San Marone indossa una lunga stola che riporta scritte in siriaco e sostiene con la mano destra un pastorale.

Presenti alla cerimonia il Cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, Patriarca d’Antiochia dei Maroniti, il Presidente del Libano, Michel Suleiman, con la consorte – che giovedì 24 febbraio verranno ricevuti in Vaticano dal Santo Padre –, un gruppo di ministri libanesi di tutte le confessioni, oltre ai Cardinali Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro, Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Ignace Moussa i Daoud, Prefetto emerito della stessa Congregazione, e Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

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ZENIT Staff

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