Benedetto XVI: non c’è riforma della Chiesa senza conversione

All’Udienza generale nella catechesi su san Roberto Bellarmino

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ROMA, mercoledì, 23 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Non c’è riforma della Chiesa senza conversione personale. Lo ha detto questo mercoledì Benedetto XVI durante l’Udienza generale dedicata alla figura di san Roberto Bellarmino, Dottore della Chiesa, vissuto tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento.

Rivolgendosi ai fedeli riuniti nell’Aula Paolo VI, il Pontefice ha tratteggiato la figura di questo Cardinale gesuita, che fu un grande pastore d’anime e che attraverso i suoi numerosi scritti svolse un ruolo determinante nella Chiesa del dopo Concilio di Trento per rispondere alla Riforma protestante.

“Egli – ha detto il Papa – evita ogni taglio polemico e aggressivo nei confronti delle idee della Riforma, ma utilizzando gli argomenti della ragione e della Tradizione della Chiesa, illustra in modo chiaro ed efficace la dottrina cattolica”.

Questo perché dalla contemplazione di Dio e dal “primato che egli assegna agli insegnamenti del Signore”, Bellarmino riusciva a ricavare “applicazioni pratiche” proiettandovi “la situazione della Chiesa del suo tempo con vivace afflato pastorale”. Costante fu infatti il suo sforzo “di tendere quotidianamente verso la santità con la fedeltà alle esigenze del proprio stato di religioso, sacerdote e Vescovo”.

San Bellarmino fu dunque un modello di preghiera, “una preghiera che ascolta la Parola del Signore”, che “non si ripiega su stessa, ma è lieta di abbandonarsi a Dio”.

Per questo, nelle sue opere il santo invitava i cristiani a “vivere semplicemente e con carità in modo da accumulare beni in Cielo”.

E allo stesso tempo richiamava anche il clero e i fedeli ad una riforma personale della propria vita, perché “non può esserci vera riforma della Chiesa se prima non c’è la nostra personale riforma e la conversione del nostro cuore”.

San Bellarmino, ha poi concluso il Papa, ci ricorda ancora oggi “l’importanza di confidare nel Signore, di spenderci in una vita fedele al Vangelo, di accettare e illuminare con la fede e con la preghiera ogni circostanza e ogni azione della nostra vita, sempre protesi all’unione con Lui”.

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ZENIT Staff

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