PARIGI, venerdì, 11 febbraio 2011 (ZENIT.org).- “Concepire un bambino per usarlo – anche se è per una cura – non è rispettoso della sua dignità”, hanno affermato dieci Vescovi delle province della Francia occidentale in un comunicato reso pubblico questo martedì dalla Conferenza Episcopale Francese.

I Vescovi – tra cui monsignor Pierre d'Ornellas, Arcivescovo di Rennes e presidente del gruppo di lavoro episcopale sulla bioetica – rispondono in questo modo alla nascita del primo “bebè farmaco” in Francia, il 26 gennaio.

Si tratta di un bambino selezionato geneticamente tra molti embrioni e le cui cellule staminali raccolte dal cordone ombelicale al momento della nascita dovrebbero permettere di curare un fratello maggiore che soffre di una grave malattia genetica.

“Voler curare un fratello nell'umanità onora l'uomo”, affermano i Vescovi. “Molte persone consacrano la propria vita a questo! Accompagnare la sofferenza dei genitori che hanno un figlio gravemente malato è un dovere della società. Comprendiamo la loro angoscia e la loro speranza nella medicina”.

“Legalizzare invece l'utilizzo dell'essere umano più vulnerabile per curare è indegno dell'uomo”, dichiarano. “Concepire un bambino per usarlo – anche se per curare – non è rispettoso della sua dignità. Che cosa dirà il bambino quando scoprirà di essere un 'bebè farmaco'?”.

Per i Vescovi, “un simile utilitarismo è sempre una regressione”. “E' pericoloso per una società non rispettare l'interesse primordiale del bambino stipulato nella Convenzione Internazionale dei Diritti del Bambino”, affermano. “Esortiamo la ricerca a trovare sempre più terapie appropriate”.

Il comunicato è firmato dai monsignori Pierre d'Ornellas, Arcivescovo di Rennes; Emmanuel
Delmas, Vescovo di Angers; Yves Le Saux, Vescovo di Le Mans; Jean-Paul James, Vescovo di Nantes; Raymond Centène, Vescovo di Vannes; Thierry Scherrer, Vescovo di Laval; Alain Castet, Vescovo di Luçon; Jean-Marie Le Vert, Vescovo di Quimper; Denis Moutel, Vescovo di Saint-Brieuc; Nicolas Souchu, Vescovo ausiliare di Rennes.