Presentato il viaggio del Papa ad Aquileia e Venezia

Card. Scola: per “sostenere in questo momento di passaggio la nostra fede”

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ROMA, giovedì, 10 febbraio 2011 (ZENIT.org).- La visita di Papa Benedetto XVI ad Aquileia e a Venezia, il 7 e l’8 maggio prossimi, è un “grande dono” del Pontefice, “una grande occasione di educazione”, “di evangelizzazione e di catechesi per tutto il nostro popolo”.

Lo ha affermato il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, in un’intervista rilasciata alla “Radio Vaticana” nel giorno in cui è stata presentata la visita, che arriva 26 anni dopo quella di Giovanni Paolo II e a quasi 40 da quella di Paolo VI.

Il programma, ancora provvisorio, prevede l’arrivo del Papa ad Aquileia nel pomeriggio di sabato 7 maggio, con la visita alla Basilica per l’Assemblea in preparazione del secondo Convegno di tutte le Chiese del Nordest, che si svolgerà ad Aquileia nella Pentecoste del 2012.

In serata, il Pontefice si sposterà a Venezia, dove l’indomani mattina presiederà la celebrazione eucaristica per tutte le Chiese del Nordest nel Parco di San Giuliano di Mestre, seguita dalla recita dell’Angelus.

Nel pomeriggio sono previsti tre appuntamenti: nella Basilica di San Marco ci sarà l’incontro del Papa con l’Assemblea ecclesiale per la chiusura della visita pastorale; nella Basilica della Salute avverrà l’incontro con il mondo della cultura, dell’arte e dell’economia; nella Cappella della
SS. Trinità Benedetto XVI benedirà e inaugurerà la rinnovata Biblioteca dello Studium Generale Marcianum.

In vista dell’evento, i Vescovi del Triveneto hanno diffuso all’inizio di gennaio una lettera in cui invitano tutti i fedeli a partecipare a una colletta per aiutare la Chiesa locale nell’organizzazione.

“L’accoglienza del Papa – hanno scritto – sarà sobria ed essenziale: si cercherà di onorare con grande semplicità, ma con molta cura, colui che, come insegna la fede cristiana, non è solo un
ospite gradito, ma è parte costitutiva di ogni Chiesa particolare”.

Il Cardinale Scola ha detto all’emittente pontificia che si è voluto sintetizzare il viaggio papale nello slogan “Tu conferma la nostra fede”. “Chiediamo cioè al Santo Padre, per il suo ministero di Successore di Pietro e per la sua forza di testimonianza, di sostenere in questo momento di passaggio la nostra fede e quindi la visione cristiana della vita”, ha spiegato.

“Noi abbiamo ancora fede qui nelle nostre terre, ma siamo come i discepoli che dissero a Gesù: ‘Signore, noi crediamo ma tu accresci la nostra fede’”, ha aggiunto.

“Fede significa stile di vita”, ha osservato il Cardinale. “Significa modo di vivere; modo di
affrontare tutti i giorni gli affetti, il lavoro e il riposo; modo di lasciar vedere – attraverso le nostre vite cambiate – la convenienza per l’uomo contemporaneo di seguire Gesù con la semplicità di cuore, in modo da poter essere liberi e dignitosi”.

Il porporato ha poi ricordato che la realtà locale è “molto articolata”, “perché comprende Chiese della Croazia, della Slovenia, dell’Austria, della Baviera fino ad arrivare alla Lombardia – Mantova e Como – che sono nate da Aquileia, oltre a tutte le chiese del Nordest”.

“Il Papa viene per tutti i fedeli, per tutti i battezzati, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, perché la fede ridestando tutto l’umano parla a tutti”.

Quanto ai preparativi, il Cardinale ha rivelato che è stata istituita a livello di Conferenza episcopale
del Triveneto una Commissione, composta da rappresentanti di ogni Diocesi e articolata a diversi livelli.

“C’è una grande mobilitazione di tutta la gente, il cui primo segnale sarà dato dalla colletta, che faremo in tutte le 3.500 parrocchie del Nordest” nel mese di febbraio, ha segnalato: “vogliamo che la visita del Papa – che è uno di noi e che noi sentiamo come immanente alle Chiese, perché Pietro è immanente ad ogni Chiesa particolare – sia una visita sostenuta, anche negli aspetti finanziari, dal popolo”.

Per ulteriori informazioni, www.ilpapaanordest.it.

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ZENIT Staff

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