L’Arcivescovo di Lima ha espresso ciò che significano per la società la famiglia e il matrimonio tra un uomo e una donna, istituzione di complementarietà incaricata della procreazione e della formazione dei figli, e che obbedisce all’ordine naturale.
“A livello anatomico e psicologico, l’uomo e la donna sono fatti in modo da complementarsi meravigliosamente”, ha segnalato.
Di fronte alla proposta di legalizzare le unioni tra omosessuali, ha affermato che la società peruviana si definisce pluralista e tollerante, per cui sorprendono le dure critiche quando questa stessa società “pluralista e tollerante” dice alla Chiesa di non esprimersi su certi concetti.
“Non è un tema su cui la Chiesa deve tacere, non può tacere!”, ha esclamato. “Non dico che dobbiamo essere d’accordo, ma il pastore della Chiesa deve dire ai suoi fedeli che il matrimonio è sempre stato tra un uomo e una donna e deve essere indissolubile, per tutta la vita”.
“Se oggi si vuole promuovere qualcosa di simile, anche se si dice che non è un matrimonio, commento che le istituzioni giuridiche di tipo economico già esistono; ma quando si dà carattere di unione o di nozze, si sta favorendo un’agenda occulta contro qualcosa che è di diritto naturale”.
“Chi vuole che ci siano aborti lo dica; chi vuole che ci siano matrimoni tra omosessuali lo dica. Si chiarisca tutto per sapere chi stiamo votando”, ha chiesto riferendosi ai dibattiti in corso in vista delle prossime elezioni alla Presidenza del Perù.