Benedetto XVI: no alle “influenze potenti” contrarie al diritto alla vita

Discorso al nuovo ambasciatore dello Zambia presso la Santa Sede

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 19 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Nel discorso che ha consegnato questo giovedì al nuovo ambasciatore dello Zambia presso la Santa Sede, Royson Mabuku Mukwena, Benedetto XVI si è congratulato con il Paese africano per la sua decisione nel difendere il diritto alla vita.

“È fonte di particolare soddisfazione il fatto che le leggi dello Zambia continuino a rispettare e difendere la dignità di ogni vita umana fin dal concepimento”, ha scritto nel testo.

“Influenze potenti, molte delle quali esterne all’Africa, cercano di porre limiti al diritto alla vita, considerandolo come ostacolo alla libertà di altri. Tuttavia, da parte sua, la Chiesa afferma che il diritto alla vita degli innocenti è inviolabile e deve avere la precedenza su tutti gli altri presunti diritti”.

Nel fare questo, ha sottolineato, “richiama l’attenzione su un principio morale oggettivo, radicato nella legge naturale, il cui contenuto è accessibile alla ragione umana e non dipende da scelte politiche o dal consenso sociale”.

E’ quindi auspicabile “che lo Zambia continui a promuovere il debito rispetto per i diritti di ogni essere umano senza eccezioni, in armonia con il dovere di tutelare la vita dal concepimento fino alla morte naturale alla maniera di un Paese autenticamente cristiano”.

Chiesa

Il Papa ha quindi ricordato l’azione della Chiesa nello Zambia.

“Con la cooperazione di uomini e di donne di buona volontà in Africa, la Chiesa opera per la promozione di un equilibrio sociale, legale e morale fra i membri della famiglia umana. Grazie alle sue varie opere caritative, di sviluppo e sociali promuove un esercizio equilibrato dei diritti e dei doveri degli individui e della società nel suo insieme”.

“La Chiesa cerca di attrarre l’attenzione sulla necessità di giustizia, solidarietà e armonia, sempre con una sollecitudine particolare per i membri più poveri e deboli della società”, ha aggiunto.

“Contribuisce positivamente nei campi dell’educazione, dello sviluppo e dell’assistenza sanitaria, in particolare nella lotta alla malaria e all’Hiv/Aids”, e “continuerà a impegnarsi in modo attivo nella promozione della salute della popolazione, ponendo una forte enfasi sulla prevenzione attraverso l’educazione”.

“Miglioramenti sanitari di lungo periodo si otterranno grazie alla formazione nella responsabilità morale e nella solidarietà, e in particolare attraverso la fedeltà nel matrimonio”, ha segnalato, indicando che in questo modo la Chiesa “opera per incoraggiare un senso maggiore di integrità individuale e l’edificazione di una società che abbia veramente a cuore la vita, la famiglia e la più ampia comunità”.

Economia solidale

Benedetto XVI ha poi ricordato i “segni incoraggianti di miglioramento” nell’economia dello Zambia, in particolare nel settore agricolo.

“Con la crescita economica, sono divenuti disponibili fondi per importanti progetti agricoli, in particolare in relazione all’estensione di adeguate condizioni sanitarie”, ha constatato, osservando che la Nazione “sta compiendo progressi significativi in quest’area, come dimostrato dai più bassi tassi di mortalità infantile e materna e da altre aree relative alla sanità”.

In questo contesto, ha avvertito del bisogno di “prestare sempre la dovuta attenzione alle necessità dei meno fortunati”.

“È auspicabile incoraggiare una struttura economica diversificata nonché l’aumento del numero di piccole imprese perché accanto ai macroprogetti servono i microprogetti e, soprattutto, serve la mobilitazione fattiva di tutti i soggetti della società civile”, ha commentato.

Sostegno eccezionale

Nel suo discorso al Papa, riportato da “L’Osservatore Romano”, il nuovo ambasciatore dello Zambia ha affermato che il suo Paese e la Santa Sede “condividono una posizione comune su numerose questioni, incluse quelle legate alla moralità, al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, allo sradicamento della povertà, ai diritti umani e al mantenimento della pace nel mondo”.

“Il sostegno della Chiesa cattolica allo Zambia nelle aree summenzionate e in molte altre, inclusa quella della lotta all’Hiv/Aids, è eccezionale”, ha riconosciuto, ringraziando anche il Papa per aver creato Cardinale l’Arcivescovo Medardo Mazombwe, il primo sacerdote zambiano a raggiungere un così alto grado in Vaticano.

Il diplomatico ha poi confessato di aver seguito “con grande interesse” la recente visita papale nel Regno Unito.

“Il suo messaggio di amore e di difesa della dignità dell’umanità a prescindere dal credo religioso o dalla razza è incoraggiante”, ha dichiarato, confidando che “i Governi di tutto il mondo si adoperino per creare un mondo che sia pacifico e rispettoso dei diritti umani dei suoi cittadini”.

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ZENIT Staff

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