NAIROBI, giovedì, 26 agosto 2010 (ZENIT.org).- La Chiesa in Kenya ha chiesto la riapertura delle indagini sull'omicidio di padre John Anthony Kaiser, missionario di Mill Hill di nazionalità statunitense di cui il 19 agosto si è celebrato il decimo anniversario della morte.

Il presidente della commissione episcopale Giustizia e Pace e Arcivescovo di Kisumu, monsignor Zachaeus Okoth, ha chiesto la riapertura del caso a nome della comunità cattolica durante una Messa di suffragio per il missionario, ha reso noto l'agenzia Fides.

“Mentre siamo qui radunati per celebrare il decimo anniversario della morte di p. Kaiser, preghiamo intensamente che un giorno la verità verrà rivelata da chi ha ucciso il nostro amato fratello”, ha affermato monsignor Okoth.

Il 1° agosto 2007, un tribunale del Kenya ha concluso le indagini sulla morte del sacerdote chiedendo l'apertura immediata di un'indagine supplementare da parte della polizia per identificare definitivamente gli assassini del missionario.

Da allora, tuttavia, non è stata intrapresa alcuna azione a questo proposito, ha lamentato l'Arcivescovo di Kisumu.

Per la Congregazione di Mill Hill, “è doloroso e inquietante vedere che negli ultimi tre anni non vi è stato alcun progresso evidente nell'assicurare alla giustizia i responsabili dell’omicidio di p. Kaiser”.

Il Superiore Generale della Congregazione, padre Anthony Chantry, ha invitato il Governo del Kenya “a fare tutto quanto in suo potere per cercare, processare e punire i responsabili dell’omicidio di p. Kaiser”.

Ha anche chiesto al Governo degli Stati Uniti di garantire la piena cooperazione dell'FBI alle nuove indagini.

Un'indagine precedente dell'FBI aveva concluso che padre Kaiser si era suicidato, ipotesi respinta con forza dalla Chiesa e da tutti coloro che conoscevano il missionario.

Padre Kaiser si opponeva alla pulizia etnica nella Rift Valley ed era molto critico nei confronti del regime dell'ex-Presidente Daniel Moi.

Aveva partecipato alla ribellione nazionale degli anni Novanta, quando oppose una strenua resistenza alla cacciata degli sfollati interni accampati a Maela dopo essere stati espulsi da Enoosupukia.

Secondo padre Kaiser, gli sfollati della Rift Valley tra il 1986 e il 1995 erano un milione.