ROMA, mercoledì, 18 agosto 2010 (ZENIT.org).- Questo mercoledì, al termine dell'Udienza generale da Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha lanciato un appello in favore delle popolazioni del Pakistan, colpite recentemente da una grave alluvione, che ha provocato oltre 20 milioni fra sfollati e senza tetto - almeno 4 milioni i bambini -, e circa 2.000 morti.

“Mentre affido alla bontà misericordiosa di Dio quanti sono tragicamente scomparsi – ha detto il Papa parlando dalla sua residenza estiva –, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari e a tutti coloro che soffrono a causa di questa calamità”.

“Che non manchi a questi nostri fratelli, così duramente provati, la nostra solidarietà e il concreto sostegno della Comunità internazionale!”, ha esortato infine.

Nel frattempo la Caritas e le Pontificie Opere Missionarie si sono attivate per far fronte alle prime necessità di quella che viene descritta come la peggiore tragedia umanitaria degli ultimi 80 anni.

Secondo quanto riferito all’Agenzia Fides da padre Mario Rodrigues, Direttore delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Pakistan, “urge una mobilitazione umanitaria,” specialmente perché finora è stato raccolto solo il 20% dei 460 milioni di dollari necessari, secondo stime Onu, per l’assistenza umanitaria nella prima fase di emergenza.

La mobilitazione della piccola minoranza di fedeli cattolici in Pakistan – poco più dell’1% della popolazione – è tuttavia vasta, ha assicurato padre Mario Rodrigues: “nello spirito di carità fraterna, i cattolici non si risparmiano, contribuiscono ai soccorsi e si sono stanno donando al prossimo senza riserve”.

“Le Pontificie Opere Missionarie hanno creato campi di accoglienza in diverse parrocchie – ha raccontato –. Stiamo conducendo una raccolta porta a porta per i profughi. La gente risponde con enorme generosità: danno cibo, denaro, tutto quello che hanno per i fratelli colpiti dal disastro, che sono musulmani. Abbiamo riempito cinque camion di aiuti che, guidati da volontari cristiani, girano nelle aree colpite per distribuire aiuti di emergenza”.