CITTA' DEL VATICANO, mercoledì, 28 luglio 2010 (ZENIT.org).- Monsignor Antonio Mennini, finora rappresentante del Papa presso la Federazione Russa, è già ufficialmente Nunzio (ambasciatore), dopo la presentazione delle sue lettere credenziali al Ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, il 15 luglio scorso.
Secondo quanto ha reso noto la Santa Sede, la cerimonia è stata seguita da un incontro cordiale, al quale era presente, tra le altre personalità, il viceministro degli Esteri, Alexander Krusko.
Nel suo intervento, Krusko ha voluto riferire lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra la Federazione Russa e la Santa Sede, che, secondo quanto riferito da “L'Osservatore Romano”, “è stato caratterizzato da una crescente sintonia di spirito e di cooperazione”.
A nome del Presidente Medvedev, il viceministro degli Esteri ha augurato al primo Nunzio in Russia una collaborazione ancora più fruttuosa sulle grandi sfide morali ed etiche che l'uomo contemporaneo deve affrontare.
Dal canto suo, monsignor Mennini ha voluto trasmettere il saluto del Papa al Presidente russo, assicurando la sua collaborazione per un ulteriore rafforzamento delle relazioni con il Governo e per la crescita morale e spirituale del popolo russo.
Con questo atto termina lo scambio delle ambasciate, iniziato il 26 giugno scorso a Roma con la presentazione delle lettere credenziali del primo ambasciatore russo presso la Santa Sede, Mikolaj Sadlichov.
Culmina così un lungo e difficile cammino di avvicinamento tra il Vaticano e la Federazione Russa sorta dall'ex Unione Sovietica. Il 3 dicembre scorso, Papa Benedetto XVI e il Presidente russo Dmitri Medvedev, dopo essere incontrati in Vaticano, hanno annunciato l'istituzione di piene relazioni diplomatiche (cfr. ZENIT, 3 dicembre 2009).
L'Unione Sovietica aveva stabilito relazioni diplomatiche con la Santa Sede nel marzo 1990, e nel gennaio 1992 la Santa Sede ha riconosciuto la Federazione Russa come successore giuridico dell'URSS, stabilendo con essa relazioni a livello di rappresentanze permanenti, anche se non ancora ambasciate.