La Chiesa italiana nel 2009, una presenza costante accanto alla gente

Il bilancio del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI

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ROMA, venerdì, 1 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Il 2009 apppena conclusosi ha mostrato una Chiesa italiana sempre vicina alla gente e rispettosa delle Istituzioni nazionali. E’ questo in sintesi il bilancio tracciato ai microfoni della Radio Vaticana dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), il Cardinale Angelo Bagnasco.

“Il sentimento – ha detto il porporato – è quello della gratitudine a Dio perché ci ha guidato: ha guidato i Vescovi italiani, le loro comunità, in un anno di attività intensa e importante, come ad esempio nel convegno delle Chiese del Sud in preparazione al documento sulla Chiesa e il Mezzogiorno, che sarà di prossima definizione”.

“E poi, anche la scelta degli orientamenti pastorali per il nuovo decennio, il tema dell’educazione, la grande sfida educativa – ha continuato –. E poi, a raffronto della nota contingenza economica, è noto l’iniziativa dei vescovi che abbiamo chiamato il ‘Prestito della speranza’, un fondo di garanzia per le famiglie in particolari difficoltà”.

“Inoltre – ha aggiunto il Cardinale Bagnasco – , non possiamo dimenticare – purtroppo – la tragedia dell’Aquila, del terremoto, che ha visto i Vescovi impegnati anche concretamente attraverso un contributo sostanzioso che speriamo possa veramente contribuire alla ripresa di quelle popolazioni. E così, anche l’alluvione di Messina ci ha visto esprimere la vicinanza dell’episcopato italiano” .

Per quanto riguarda i rapporti tra la Chiesa italiana e le istituzioni del Paese, ha continuato il porporato, il 2009 “si conclude in termini positivi nel senso che la Chiesa italiana ha mostrato ancora una volta la sua presenza innanzitutto accanto alla gente, di cui si è fatta voce, come sempre; e inoltre, di responsabilità leale verso tutte le istituzioni e di collaborazione – come è nello spirito della Chiesa, sempre, di autonomia, certamente, di rispetto delle competenze e della responsabilità, ma anche della collaborazione per il bene del Paese”.

Affrontando poi il tema dell’immigrazione, il Presidente della CEI ha spiegato che “la posizione dei Vescovi italiani da una parte ha sempre ricordato la tradizione e la cultura dell’accoglienza, intrinseca al Vangelo stesso, e dall’altra l’esigenza stessa di sicurezza e di legalità che è un altro diritto di ogni Paese e di ogni società che voglia veramente essere aperta”.

Secondo il Cardinale Bagnasco, ciò di cui abbiamo realmente bisogno, specialmente in questi tempi, è “l’esperienza della fiducia che Dio ha verso l’uomo e che il Natale esprime attraverso l’Incarnazione del Figlio di Dio”.

“Nella misura in cui ognuno e il popolo nel suo insieme crescerà in questa fiducia, sentirà questa fiducia di Dio, sicuramente crescerà anche la fiducia tra di noi, il rispetto reciproco e la stima vicendevole”, ha quindi concluso.

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ZENIT Staff

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