di Antonio Gaspari
ROMA, domenica, 13 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Il prossimo 15 dicembre alle ore 10:45, Carlo Casini, deputato europeo e Presidente del Movimento per la vita italiano, insieme ai rappresentanti dei Movimenti per la vita e per la difesa della famiglia provenienti da tutta Europa, si incontrerà con il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, e con la Presidente della Commissione Petizioni Erminia Mazzoni, per consegnare oltre 500mila firme di cittadini europei che hanno sottoscritto la “Petizione europea per la vita e la dignità dell’uomo“.
Nella petizione i sottoscrittori dei 27 Paesi dell’Unione più la Croazia, chiedono che siano adottate tutte le iniziative affinchè nella interpretazione e applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione alla quale l’ Europa dovrà aderire così come nella “Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali” (art. 2) si riconosca il diritto alla vita di ogni essere umano, dal concepimento fino alla morte naturale.
Inoltre la petizione chiede che “si riconosca come famiglia in senso pieno quella fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna cui deve essere riconosciuto prioritariamente il diritto e il dovere di scegliere l’educazione da dare ai figli”.
E che “vengano sospesi i finanziamenti pubblici della ricerca distruttiva su embrioni umani, come, ad esempio, avviene per effetto del VII programma quadro di ricerca dell’Unione europea”.
La petizione è stata sottoscritta da associazioni per la vita e per la famiglia che rappresentano oltre dieci milioni di cittadini europei.
Intervistato da ZENIT l’ onorevole Carlo Casini, che è anche presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, ha spiegato che “i diritti dell’uomo dovrebbero contrassegnare l’identità Europea”.
Quando, dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, i sei Stati fondatori (Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio, Olanda) diedero il via all’unificazione i tre loro principali rappresentanti (De Gasperi, Adenauer, Schuman) pensavano che al centro dovesse essere collocata la dignità della persona umana.
“Oggi – ha aggiunto il Presidente del Movimento per la vita -, dopo un lungo e faticoso percorso, gli Stati membri dell’Unione sono diventati 27, ma l’ideale iniziale si è offuscato. L’immagine dell’Europa è più quella di un grande mercato che quella di una forza a servizio dell’uomo”.
“Eppure – ha affermato – l’Europa continua a considerarsi la patria dei diritti umani sebbene il diritto alla vita venga negato ai figli concepiti e non ancora nati nella grande maggioranza dei 27 Stati e sebbene anche le Istituzioni comunitarie non sappiano più riconoscerlo”.
“E’ urgente dare a una voce a chi non ce l’ha”, ha concluso Casini, per questo la presentazione della “Petizione europea per la vita e la dignità dell’ uomo” sarà occasione per dar voce ai movimenti, alle famiglie, ai figli e alle figlie che costituiscono la società civile europea, al fine di alimentare la speranza per un grande futuro di civiltà.