Il Card. Bertone chiede di difendere i diritti delle minoranze cristiane

Il Segretario di Stato intervistato per la prima volta da Al Jazeera

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 10 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Nella sua prima intervista rilasciata al network arabo Al Jazeera, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, ha chiesto che “la difesa dei diritti delle minoranze” valga anche per i cristiani “che si trovano in Paesi musulmani o non cristiani”.

Il porporato, riporta “L’Osservatore Romano”, ha affermato che la Chiesa difende in ogni Paese “i diritti di tutti, il diritto di vivere, il diritto all’istruzione, il diritto di associazione, i diritti di tutte le minoranze”, promuovendo “il bene delle persone senza distinguere la loro religione”.

Per questo, ha lanciato un appello a “una pacifica convivenza di tutti con tutti”, osservando che “bisogna assicurare a ciascuno la sua libertà di culto, dialogando e lavorando assieme per aiutare chi ha più bisogno”.

“E’ un impegno che dobbiamo prendere tutti insieme”, ha dichiarato.

La questione relativa ai rapporti tra cittadini di diverse religioni, ha aggiunto, va affrontata senza chiusure pregiudiziali o emotive, come è avvenuto in Svizzera con il referendum che ha vietato la costruzione di nuovi minareti, decisione che per il Cardinale “nasce dalla paura, mentre le scelte di voto devono nascere da una prospettiva, da un obiettivo positivo”.

Il Segretario di Stato ha quindi affermato che la Chiesa esorta “i cristiani arabi a restare” in Medio Oriente, “perché svolgono una funzione positiva, anche se qualcuno può sbagliare”. Il cristianesimo, ha del resto ricordato, è nato proprio in quella regione.

L’intervista al porporato, realizzata dalla Domino film, dura circa venti minuti ed è stata registrata questo mercoledì nella Sala dei Trattati della Segreteria di Stato. I passaggi più importanti faranno parte di un documentario sulla realtà del Vaticano che Al Jazeera trasmetterà tra sei mesi.

Nel colloquio, il Segretario di Stato ha sottolineato l’azione di rilancio del dialogo tra cattolici e musulmani intrapresa da Benedetto XVI soprattutto attraverso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Questo dialogo è un “fattore di pace e di rispetto”, ha commentato, rivolgendo all’islam “un augurio di pace e di serena e solidale convivenza”.

Il Cardinale ha anche chiarito la distinzione tra Santa Sede e Vaticano ed evidenziato la figura del Pontefice, la cui sovranità sul piccolo Stato vaticano garantisce libertà e indipendenza rispetto ad altri poteri.

Il progetto del documentario sulla realtà del Vaticano prevede anche interviste al Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e agli Arcivescovi Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, e Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita.

“La decisione di realizzare il documentario – ha spiegato a “L’Osservatore Romano” Mohamed Kenawi, che ha intervistato il Cardinal Bertone – nasce dal desiderio di far conoscere al mondo arabo e musulmano una realtà universale come la Chiesa cattolica, e in particolare il Vaticano, entità indipendente e del tutto particolare guidata dal Pontefice, che è allo stesso tempo leader spirituale e capo di uno Stato”.

L’obiettivo, ha aggiunto, è dare “un contributo al dialogo tra le religioni, che per essere efficace ha bisogno della conoscenza reciproca come condizione essenziale”.

Confessando di essere rimasto “molto colpito dall’accoglienza positiva che la nostra iniziativa ha ricevuto in Vaticano”, Kenawi ha auspicato che “possa servire a far conoscere meglio al mondo arabo la figura del Papa e il ruolo della Santa Sede nell’attuale scenario internazionale”.

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ZENIT Staff

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