I Vescovi australiani pronti per la canonizzazione di Mary MacKillop

Dibattono su matrimonio, Giornata della Gioventù e riti orientali

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SYDNEY, mercoledì, 9 dicembre 2009 (ZENIT.org).- I Vescovi dell’Australia hanno condiviso la propria speranza nella canonizzazione della beata Mary MacKillop, prevista per l’anno prossimo, durante la loro sessione plenaria, celebrata a Sydney dal 23 al 27 novembre.

Nella riunione hanno affrontato anche altri temi, come la difesa del matrimonio e della vita, la necessità di formare i fedeli sui riti orientali e la prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

I presuli della Conferenza Australiana dei Vescovi Cattolici hanno ricevuto anche la visita del presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, il Cardinale Paul Josef Cordes, che ha riflettuto con loro sulla missione caritativa della Chiesa.

Secondo un comunicato della Conferenza, “i Vescovi si sono impegnati a lavorare (…) per garantire che la canonizzazione della prima santa australiana sia un momento di grazia per la Chiesa in Australia, sottolineando che rappresenterà una splendida opportunità per capire con la comunità ciò che significa condurre una vita santa”.

Mary MacKillop è la primera beata australiana e presto sarà la prima santa. Generosa serva dei poveri e degli analfabeti, ha fondato le Suore di San Giuseppe.

Nacque da genitori scozzesi il 15 gennaio 1842 a Fitzroy, Victoria. Dai 16 anni aiutò la famiglia lavorando come istitutrice a Penola. Conobbe poi padre Julian Tenison Woods, che aveva bisogno di aiuto nella sua parrocchia per impartire l’istruzione religiosa ai bambini.

Dopo alcune difficoltà spirituali, nel 1866, ispirata dallo Spirito Santo e incoraggiata da padre Woods, aprì la prima Scuola di San Giuseppe in un edificio di Penola, iniziando la sua missione di istruire i bambini poveri.

A poco a poco, molte giovani donne si unirono a lei, e così nacque la Congregazione delle Suore di San Giuseppe.

Dal 1867, quando il Vescovo di Adelaide le chiese di aprire una scuola nella città, le religiose si diffusero in Australia e Nuova Zelanda, e poi in Perù, Brasile, Thailandia e Uganda.

Suor Mary morì l’8 agosto 1909 nel convento di Mount Street, a nord di Sydney, dove riposano i suoi resti. E’ stata beatificata da Giovanni Paolo II il 19 gennaio 1995 a Sydney.

Secondo l’agenzia Fides, la Congregazione da lei fondata ha oggi più di 1.200 religiose che lavorano in numerose scuole per orfani, bambini di strada e figli delle comunità aborigene.

Matrimonio tra uomo e donna

Nella loro riunione, i Vescovi hanno parlato di vari temi, tra cui “la difesa del matrimonio come tipo speciale di relazione che si definisce come l’impegno di un uomo e di una donna a vivere come marito e moglie per tutta la vita, escludendo terze persone”.

“La Chiesa deplora le ingiuste discriminazioni contro gli omosessuali, mentre conferma che nella società è essenziale fare certe distinzioni”, aggiunge il comunicato.

I Vescovi hanno concluso i loro dibattiti affermando che la Chiesa “deve parlare a favore di istituzioni fondamentali come il matrimonio, sostenendo le persone in ogni momento della loro vita”.

Per i presuli, “i diritti umani fondamentali possono e devono essere riconosciuti in tutte le persone senza sacrificare la base della società che è data dal matrimonio e dalla famiglia”.

Attenzione ai riti orientali

I Vescovi australiani hanno affrontato anche vari temi collegati all’istruzione, tra cui la necessità di formare i fedeli sui riti orientali e soprattutto di essere aperti alle necessità degli studenti di questi riti nelle scuole cattoliche.

Circa il rito latino, hanno dibattuto sulla necessità di prepararsi a una nuova traduzione del Messale Romano.

Hanno inoltre approvato due lettere pastorali: una ai sacerdoti per sottolineare l’Anno Sacerdotale, un’altra alle donne cattoliche per ricordare il decimo anniversario della pubblicazione della Dichiarazione dei Vescovi sulla Giustizia Sociale, continuazione del progetto di ricerca “Donne e Uomini: Uno in Cristo Gesù”.

Madrid 2011

I presuli hanno infine parlato della preparazione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebrerà a Madrid (Spagna) nel 2011.

Basandosi sulla propria esperienza come anfitrioni dell’ultima Giornata, svoltasi a Sydney nel luglio 2008, hanno avviato un progetto per l’incontro spagnolo.

Il comunicato termina rivelando che “si spera che ci sia un grande pellegrinaggio per l’evento di Madrid”.

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ZENIT Staff

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