Taizé: 30.000 giovani europei rifletteranno sulla “Lettera della Cina”

In Polonia dal 29 dicembre al 2 gennaio

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POZNAN, venerdì, 27 novembre 2009 (ZENIT.org).- 30.000 giovani di tutta Europa e di altri continenti si riuniranno nella città polacca di Poznań dal 29 dicembre 2009 al 2 gennaio 2010 convocati dalla comunità di Taizé per celebrare il 32° Incontro Europeo dei Giovani.

L’incontro, il terzo di questo tipo ad essere accolto dalla Polonia, si celebrerà nella città di Poznań su invito dell’Arcivescovo e dei responsabili ecumenici della città, informa una nota della comunità di Taizé.

Durante l’incontro polacco, al mattino i giovani condivideranno la loro fede e le proprie esperienze in 150 parrocchie delle Diocesi di Poznań e Gniezno.

Il pomeriggio si riuniranno nel parco delle esposizioni della città per mangiare, pregare in comune e partecipare ai laboratori su questioni sociali e vita interiore.

In alcuni laboratori, le testimonianze di impegno a favore della giustizia, della solidarietà e della pace nel mondo permetteranno ai partecipanti di prepararsi ad assumere responsabilità una volta tornati nei rispettivi Paesi.

Uno dei laboratori di riflessione tratterà il tema della libertà, “libertà per la quale molti hanno lottato nel XX secolo e che oggi sembra così naturale a chi ha meno di 25 anni”, indica il comunicato.

Un altro dei temi che i giovani saranno invitati ad affrontare sarà: oggi in Europa come nel resto dei continenti riflettiamo sul senso che si dà alla libertà?

Durante la preghiera di ogni sera, fratel Alois, priore di Taizé, successore di frère Roger, offrirà una meditazione.

In occasione dell’incontro di Poznań, fratel Alois pubblicherà la “Lettera della Cina”, che verrà tradotta in una cinquantina di lingue e che i giovani riceveranno al loro arrivo in Polonia.

Taizé mantiene relazioni con la Chiesa in Cina da vent’anni. Come segno di amicizia, la comunità attraverso l’“operazione speranza” ha stampato quest’anno un milione di Bibbie in cinese e le ha distribuite in tutte le regioni del Paese.

Accompagnato da due fratelli della comunità di origine cinese e coreana, fratel Alois ha concluso un viaggio di tre settimane nella Cina continentale, di cui parlerà nell’incontro polacco.

“Che dinamismo quello della fede tra i cristiani di quel Paese! – ha scritto -. Siamo ammirati dalla loro perseveranza e dalla loro fedeltà”.

“Molti di loro ci hanno raccontato le sofferenze che i loro genitori e i loro nonni hanno patito per la fede – ha aggiunto –. Abbiamo incontrato credenti che, dalla loro umile posizione, hanno un ruolo attivo nella costruzione del futuro del loro Paese”.

“Nella provincia del Sichuan, ad esempio, dopo il grande terremoto del 2008, alcuni sono andati a soccorrere le vittime e sono ancora lì, molto apprezzati dalla popolazione”.

La “Lettera della Cina” e il programma dettagliato dell’incontro di Poznań saranno disponibili a metà dicembre.

Questi incontri europei di cinque giorni animati dalla comunità di Taizé si celebrano dal 1978.

Si sono svolti in città come Parigi, Barcellona, Londra, Roma, Praga, Vienna, Monaco, Budapest, Milano, Lisbona, Zagabria, Ginevra e Bruxelles.

Si inseriscono nel cosiddetto “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, iniziato trent’anni fa da frère Roger, fondatore della comunità di Taizé.

Dopo Poznań, il “pellegrinaggio di fiducia” avrà due altre tappe nel febbraio 2010: una in Asia, a Manila (Filippine), l’altra iberica, a Porto (Portogallo).

Su invito del Vescovo di Porto, per il Carnevale dell’anno prossimo migliaia di giovani di tutta la Penisola Iberica cercheranno le fonti della Gioia “nella lode, nella condivisione e nella testimonianza”.

Fratel Alois si è rivolto ai giovani con queste parole: “Entrando nell’età adulta, i giovani perdono il legame con la comunità cristiana. Spesso non è una decisione matura, ma deriva da una serie di circostanze che portano a porre la fede nella parte inferiore della scala delle priorità…”.

“Una fede che rimane al livello delle espressioni imparate durante l’infanzia ha difficoltà a far fronte alle questioni dell’età adulta”, indica.

“Possiamo rallegrarci di approfondire la nostra comprensione del mistero della fede in ogni tappa della nostra vita… Rallegriamoci per la sete che Dio ha posto in noi! Dà una vitalità rinnovata a tutta la nostra vita”.

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ZENIT Staff

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