Il Papa permette ai cattolici di sentirsi "arabi, giordani e cristiani"

Lascia in eredità la riscoperta del luogo del Battesimo di Gesù

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di Mercedes de la Torre

AMMAN, domenica, 10 maggio 2009 (ZENIT.org).- La visita di Benedetto XVI in Giordania permette ai cattolici del Paese di sentirsi “arabi, giordani e cristiani”, riconosce Nader Twal, guida turistica, in un buon italiano imparato in sette anni di studio a Roma.

Nato a Madaba, nella stessa parrocchia di Sua Beatitudine Fouad Twal, con il quale condivide il cognome, ha confessato a ZENIT che in questi giorni sta vivendo momenti unici e che questo pellegrinaggio rappresenta un sostegno decisivo per i cristiani che vivono nel Paese.

“I cristiani del settore pubblico potranno andare alla Messa del Papa di domenica, anche se per loro è un giorno di lavoro. E’ una decisione del Governo per promuovere la convivenza tra cristiani”, ha spiegato.

“Io come cristiano dico sempre: sono arabo, sono giordano e sono cristiano”, spiega Twal. “Come cristiani siamo il 3%, come cattolici l’1,5%. Vediamo in questa visita un sostegno alla presenza dei cristiani, perché noi portiamo questa religione da 2000 anni”, ha detto emozionato.

La visita, ha aggiunto, “è importante anche perché ha permesso l’incontro con il Re e la Regina, con i capi dei musulmani, e questo è decisivo per parlare di convivenza, di cose umane, non dogmatiche; argomenti che toccano questa zona del Medio Oriente che è sempre in conflitto”.

Secondo Twal, abituato a mostrare ai pellegrini la ricchezza biblica del suo Paese, questa domenica si vivrà uno dei momenti più simbolici per il futuro del cristianesimo giordano quando il Papa si avvicinerà alle rive del fiume Giordano, in quello che è considerato il luogo del Battesimo di Cristo, per benedire le prime pietre delle chiese dei latini e dei greco-melchiti.

“Purtroppo questo sito che ha fatto nascere la fede cristiana è ancora dimenticato anche dalla Chiesa. La benedizione è un richiamo, visto che ci saranno più di 1.300 giornalisti che coprono questa visita, un richiamo per la Chiesa in tutto il mondo. La visita al Giordano dovrebbe essere una meta importante nei pellegrinaggi in Terra Santa”, ha concluso Twal.

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ZENIT Staff

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