“Sono spiritualmente vicino a quanti soffrono per questa terribile malattia come pure alle loro famiglie, in particolare a quelle colpite dalla perdita di un congiunto. Per tutti assicuro la mia preghiera”, ha detto il Papa al termine dell’udienza generale.
Allo stesso tempo, ha esortato nell’Aula Paolo VI del Vaticano “tutte le persone di buona volontà a moltiplicare gli sforzi per fermare la diffusione del virus Hiv, a contrastare lo spregio che sovente colpisce quanti ne sono affetti, e a prendersi cura dei malati, specialmente quando sono ancora fanciulli”.