I film saranno valutati da una giuria popolare presieduta dal regista Pupi Avati. L'idea del Festival è nata da Gianni Astrei, Presidente dell'Associzione Effe3 (Fiuggi Family Festival) e componente del direttivo nazionale del Forum.

Nel comitato scientifico del festival figura Armando Fumagalli, docente di Semiotica presso l'Università Cattolica di Milano e Direttore del Master universitario in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema. Per la direzione artistica è stato, invece, chiamato Andrea Piersanti de "La Sapienza" di Roma, già Presidente dell'Ente dello Spettacolo e dell'Istituto Luce.

Intervistato da ZENIT Piersanti ha spiegato che "Fiuggi sarà la sede di un esperimento che non ha eguali nel mondo. Un festival cinematografico dedicato alle famiglie non è mai stato fatto da nessuno".

Secondo il Direttore artistico "l'iniziativa è semplice e geniale: ce ne siamo resi conto a Venezia quando, durante la Mostra del Cinema, siamo andati a presentare il progetto ai grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale, da Rai Cinema alla Warner, dalla Pixar alla Medusa, dalla Sony alla LuxVide, dall'Istituto Luce a Cinecittà Holding, dalla direzione generale del cinema del Ministero dei Beni Culturali alle principali associazioni di categoria come l'Agis e l'Anica”.

“Le reazioni – ha continuato Piersanti – sono state decisamente incoraggianti. Un general manager di una importante major americana è arrivato a dirci che se non l'avessimo fatto noi ci avrebbero pensato loro, in modo autonomo, a organizzare un festival delle famiglie”.

Piersanti ha detto che "dopo il successo travolgente e sorprendente del Family Day dello scorso maggio abbiamo capito che le famiglie italiane chiedono a gran voce degli spazi dedicati. Si sentono escluse ed emarginate dalle grandi macchine culturali e festivaliere che vengono organizzate in Italia. I festival di Venezia, Roma, Torino, e chi più ne ha più ne metta, sono manifestazioni dedicate agli addetti ai lavori e ai cinefili”.

“Il pubblico, quello vero – ha continuato il Direttore artistico –, l'unico che poi alla prova dei fatti stabilisce o meno il successo di un film, è trascurato dallo snobismo implicito degli altri festival.

“Noi a Fiuggi, per la prima volta, daremo le poltrone di prima fila alle famiglie italiane – ha sottolineato – . Saranno loro i nostri vip da far passeggiare sul tappeto rosso delle grandi occasioni".

Sul perché di questo festival, Gianni Astrei ha invece dichiarato a ZENIT che “nel nostro Paese vi sono 23 milioni di famiglie, eppure la famiglia sembra una grande sconosciuta, assente nelle scelte fondamentali della società”.

“E’ come se ci fosse una sua rimozione, un relegarla nelle mura domestiche, e negarle invece la titolarità nella società: nel confronto politico, nell’azione sindacale, nelle scelte degli enti locali, nella vita culturale”, ha aggiunto.

“La realtà – ha proseguito – è che tutto passa per la famiglia il cui ruolo di stabilizzatore sociale è se non negato perlomeno sottovalutato”.

“L’obbiettivo del festival – ha continuato Atrei – è quello di dare rilevanza a questa realtà antropologica, mobilitando la comunità locale presente sul territorio”.

“Il Fiuggi Family Festival vuole essere un appuntamento annuale in cui si propone alle famiglie una vacanza 'intelligente' fatta di proiezioni cinematografiche con la presenza di attori, registi, produttori, ecc…con pellicole adatte ad un pubblico familiare”.

“Puntiamo – ha affermato Astrei – a realizzare un appuntamento annuale di alto valore contenutistico che richiami a Fiuggi migliaia di famiglie”, perché come sostiene anche il prof. Fumagalli: 'Sono le famiglie a decidere il successo di botteghino dei grandi film'”.

“E' infatti paradossale che il pubblico più strategicamente importante del mercato cinematografico non abbia un festival dedicato", ha poi concluso.