ROMA, martedì, 12 dicembre 2006 (ZENIT.org).- Il 1° gennaio 2007 partirà il primo “Corso di alta formazione” a distanza – della durata di un anno – destinato agli animatori della comunicazione e della cultura.
Grazie alla piattaforma multimediale www.anicec.it è nato infatti nella Chiesa italiana l’“E-learning”, il primo modello per la formazione a distanza in grado di guidare in modo dinamico ed accattivante i futuri operatori pastorali.
Il percorso formativo è promosso dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il Centro interdisciplinare della Pontificia Università Lateranense.
Il corso, che è riconosciuto a livello universitario e conferisce 60 crediti, è mirato a formare una figura che sappia utilizzare tutte le forme della comunicazione per promuovere attività culturali e comunicative all’interno della comunità ecclesiale, con particolare attenzione al territorio e ai relativi contesti.
La direzione scientifica del corso di alta formazione è affidata ai professori Francesco Casetti (Università Cattolica) e a monsignor Dario Viganò (Università Lateranense).
Come ha spiegato a ZENIT don Dario Viganò, che è anche Presidente dell’Ente dello Spettacolo e Direttore responsabile della Rivista del Cinematografo, in questi anni la Conferenza Episcopale Italiana ha investito molto in formazione nell’ambito della comunicazione e della cultura.
La figura pastorale dell’animatore della comunicazione e della cultura è stata delineata dal Direttorio “Comunicazione e Missione” (15 ottobre 2004), frutto di un cammino laborioso della Chiesa italiana che parte dal Convegno ecclesiale di Palermo (1995) e dal Convegno nazionale sulle “Parabole medianiche” (novembre del 2002).
“Si tratta di una figura che si colloca nell’ambito dell’azione educativa – ha spiegato don Dario Viganò –. Come ha detto Giovanni Paolo II l’animatore ‘deve avere il genio della fede’ con una particolare sensibilità ecclesiale unita ad una specifica competenza dal punto di vista comunicativo”.
“Potremmo dire che è la leadership nel mondo della comunicazione e della cultura e del lavoro in rete”, ha aggiunto.
L’E-learning coniuga almeno due dimensioni: il Web based Training (Wbt) basato sulla progettazione di corsi di autoapprendimento di seconda generazione in cui vengono coniugate le varie tecnologie multimediali (audio, video, animazioni interattive) applicate ai supporti digitali; e il Collaborative Work, che comprende forum, chat, visual classroom e altri strumenti di comunità utilizzati per fini di supporto all’apprendimento.
“La formazione a distanza è già utilizzata da anni da numerose università e istituti di formazione con ottimi risultati”, ha spiegato sempre a ZENIT don Dario Viganò.
“Infatti non si tratta di semplice erogazione di un corso ma anche di un costante monitoraggio sia attraverso dei programmi che consentono di tracciare tempistica e modalità di interazione dello studente con il corso erogato sia attraverso la presenza dei tutor”, ha sottolineato.
“Inoltre la modalità è mista perché ai momenti di e-learning si accostano momento di incontri ‘in presenza’”, ha continuato.
La formazione prevede infatti una settimana residenziale in cui si svolgeranno simulazioni di casi e lezioni frontali tenute da esperti, e anche una prova finale che simuli un evento culturale diocesano.
Don Dario Viganò ha spiegato che si terranno “laboratori come quello sulla sala della comunità o sull’ufficio stampa. Luoghi che necessitano di essere ‘animati’. Per questo alcuni addetti ai lavori offriranno la loro testimonianza diretta introducendo gli allievi nelle attività tipiche di realtà comunitarie come queste”.
Riguardo invece alla finalità di questo corso, il Presidente dell’Ente dello Spettacolo ha affermato che “in questi anni la Conferenza Episcopale Italiana ha investito molto in formazione nell’ambito della comunicazione e della cultura. In particolare sono orami sei anni che con la Pontificia Università Lateranense si è sviluppato un preciso format per la preparazione degli animatori della comunicazione e della cultura”.
“Questo corso pertanto poggia su basi ben consolidate e sperimentate ma insieme mira ad allargare il numero degli animatori delle comunità cristiane”, ha aggiunto.
In merito alle aspettative che si hanno per questa iniziativa, don Dario Viganò ha detto che anzitutto si auspica la nascita di “una rete di animatori e che questa rete più che rispondere a strategie sia forma profetica del servizio ecclesiale. Inoltre mi attendo che la riflessione teologico-pastorale sulle realtà dei media offra una sempre più viva e creatrice inculturazione del Vangelo”.
“Questo in un tempo in cui sempre più il dibattito relativo ai grandi valori dell’uomo avviene nella piazza mediatica”, ha infine concluso.
[Per iscriversi occorre compilare un modulo scaricabile on line al seguente indirizzo: http://www.anicec.it/iscriversi.html; le domande di iscrizione vanno inoltrate entro il 15 dicembre]