BOGOTÁ, mercoledì, 6 dicembre 2006 (ZENIT.org).- Va avanti a pieno ritmo la preparazione della Quinta Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Carabi, che si svolgerà a maggio del 2007 presso il santuario mariano di Nostra Signora di Aparecida, patrona del Brasile, con la partecipazione di Benedetto XVI.
Lo conferma in questa intervista rilasciata a ZENIT il padre David Gutiérrez, Direttore dell’Ufficio stampa del Consiglio Episcopale per l’America Latina (CELAM).
A che punto è oggi la preparazione della Conferenza?
Padre David Gutiérrez: In questo momento possiamo dire che abbiamo due fronti di lavoro. Da un lato continua il lavoro presso le Conferenze episcopali, in cui si stanno elaborando le sintesi nazionali che vengono inviate al CELAM. Abbiamo visto il grande entusiasmo che è stato dimostrato nei Paesi e come si è lavorato a ogni livello della Chiesa: nei gruppi di base, parrocchie, diocesi, regioni come in Brasile, e infine nelle Conferenze episcopali.
Una volta che i contributi nazionali sono arrivati, il primo lavoro è quello della catalogazione degli stessi e della loro sistemazione tematica. Compiti che vengono svolti dagli incaricati dei dipartimenti del CELAM, i quali poi ne consegnano i risultati al gruppo che è incaricato di stilare il “Documento di sintesi”, che – ricordiamo – costituirà il “documento base” per i lavori della Quinta Conferenza generale. Questo “Documento di sintesi” viene messo poi a disposizione sia dei partecipanti alla Conferenza, sia di chiunque ne sia interessato.
L’altro lavoro che si sta facendo è orientato all’organizzazione della stessa Conferenza. Da una parte si sono svolte nello mese di ottobre due riunioni con i Presidenti delle Conferenze episcopali, in cui è stato studiato il regolamento redatto dalla Santa Sede, e in cui sono emersi suggerimenti per l’organizzazione dei 18 giorni di lavoro della Conferenza generale. In queste riunioni sono stati studiati, tra gli altri, anche gli aspetti organizzativi, logistici e liturgici. Attualmente il Segretariato generale del CELAM e la Commissione che organizza la Conferenza stanno realizzando gli opportuni aggiustamenti in base ai suggerimenti emersi.
Nel quadro degli aspetti organizzativi, sono stati considerati anche gli spazi necessari ai servizi della Quinta Conferenza generale. Sono in fase di ultimazione alcuni lavori di adeguamento dell’infrastruttura sanitaria e alcuni interventi edilizi necessari a questo importante evento. Bisogna sottolineare che, sebbene queste opere vengano realizzate per accogliere adeguatamente i Vescovi che parteciperanno alla Conferenza, l’infrastruttura sarà utile anche ai pellegrini e ai visitatori che si recheranno al santuario in seguito. Altri interventi infrastrutturali saranno effettuati l’anno prossimo, all’approssimarsi della data di inizio della Conferenza, come ad esempio una modifica all’Auditorium, la costruzione di sale riunioni, ecc.
Inoltre, di questi lavori specifici per l’organizzazione della Quinta Conferenza generale, si stanno occupando anche i diversi dipartimenti e sezioni del CELAM, che danno il loro apporto secondo la propria area di competenza. Praticamente tutti gli incontri e le riunioni hanno come obiettivo quello di offrire apporti e strumenti utili per i redattori del “Documento di sintesi”. In questo periodo è in atto una grande mobilitazione della Chiesa in America latina per preparare il grande evento episcopale dell’anno prossimo.
Lei osserva una certa sinergia tra i Vescovi e le Chiese particolari sul tema della Quinta Conferenza?
Padre David Gutiérrez: Sì, si nota una grande mobilitazione nella Chiesa pellegrina in questo continente. L’interesse è andato crescendo progressivamente e, ogni giorno, un numero sempre maggiore di persone è coinvolto in questo processo. A livello dei Vescovi e delle Conferenze episcopali, vi è un grande impegno nella preparazione e sono stati nominate Commissioni per seguirne lo svolgimento e la redazione, che stanno lavorando all’elaborazione dei contributi nazionali.
È bene sottolineare anche che l’interesse non è solo in America latina, ma anche nelle Chiese sorelle degli Stati Uniti e del Canada, dove vi è una grande quantità di immigrati provenienti dai nostri Paesi. In entrambe queste nazioni, e in particolare modo negli Stati Uniti, attraverso il Segretariato per l’America latina sono stati organizzati gruppi di studio e si sta realizzando un lavoro per l’elaborazione di un contributo proprio della realtà dell’immigrazione. Un contributo che consideriamo molto importante, perché viene da cristiani che cercano di vivere la loro fede con coerenza in una nuova realtà come quella statunitense dove il pluralismo è notevole.
Lei è in contatto con molti Vescovi dell’America latina, grazie ai viaggi che sta svolgendo in questa fase di preparazione dell’evento ecclesiale. Le sfide sono le stesse dai Caraibi fino al sud del Cile e dell’Argentina? Quali sono quelle principiali?
Padre David Gutiérrez: È ovvio che ogni regione del continente ha i suoi problemi particolari e cerca soluzioni specifiche. Sarebbe troppo lungo enumerare, Paese per Paese, le sfide e i problemi di ciascuno. Ma sì, si osserva l’esistenza di problematiche e sfide comuni, che sono state anche evidenziate nella maggioranza degli incontri svoltisi.
Una prima sfida a livello intraecclesiale sta nel chiarire l’identità del credente, del cristiano cattolico, poiché molti dei fallimenti che si vedono nell’evangelizzazione attuale passano per una carente identità dei cristiani e per un loro scarso impegno. È in base a questa considerazione che il discepolato è stato visto come tema assai opportuno per questa Conferenza generale, perché i Vescovi sono coscienti del fatto che, sebbene si debbano affrontare i problemi sociali, politici ed economici del nostro continente, questi non troveranno soluzione solamente attraverso risposte tecniche, ma con una conversione di coloro che credono.
Accanto a questa sfida di recuperare l’identità del cattolico nel continente, vi sono sfide storiche e nuove sfide nate dai cambiamenti d’epoca. Parliamo di sfide “storiche”, in quanto sono questioni già affrontate o messe in rilievo nelle precedenti conferenze, come quella della povertà crescente, della iniqua distribuzione della ricchezza, dell’emarginazione di grandi porzioni di popolazione, del sottosviluppo della maggioranza dei nostri Paesi, della dipendenza presente in ogni ambito della vita civile ed economica. Il riferimento alle Conferenze generali dell’episcopato latinoamericano di Medellín, Puebla e Santo Domingo è obbligatorio per riprendere la linea di lavoro impostata in queste occasioni.
Ma a queste si aggiungono altre sfide poste dal cambiamento dell’epoca, come quella della globalizzazione, e anche altre relative ai mutamenti intervenuti nella società civile e nel ruolo della Chiesa nella società. Mutamenti nell’educazione, le nuove prospettive politiche, il ruolo della donna nella società e nella Chiesa, la famiglia, e altri temi, saranno affrontati con forza nelle riflessioni e nei lavori della Quinta Conferenza generale.
Gli organi di stampa stanno dimostrando interesse per la Conferenza di Aparecida e per l’arrivo del Papa?
Padre David Gutiérrez: Sì, e sono continue le richieste di informazione sull’accreditamento e sul modo in cui sarà organizzato il lavoro della stampa per gli eventi di maggio 2007. Da un lato stiamo lavorando all’organizzazione dell’Ufficio stampa che nel corso dei 18 giorni della Conferenza offrirà i materiali informativi relativi ai lavori dei Vescovi. Questa organizzazione vede l’impegno congiunto dell’Ufficio stampa del Santuario di Aparecida e dell’Arcidiocesi locale.
Per quanto riguarda la visita del Papa Benedetto XVI, siamo in attesa di c
onoscere i dettagli del programma, in quanto l’accreditamento si realizzerà seguendo i criteri della Sala stampa della Santa Sede che ha alcune procedure particolari, secondo cui vi deve essere il concorso degli enti nazionali, come ad esempio la Conferenza episcopale del Brasile. Ancora non abbiamo notizie della programmazione della visita del Papa, se sarà solo ad Aparecida, se visiterà anche altre città del Brasile o dell’America latina… È importante saperlo perché ogni diverso scenario comporta una particolare forma di organizzazione. Speriamo che a metà dicembre potremo avere il programma della visita e rendere pubblico il meccanismo di accreditamento dei giornalisti e organi di stampa interessati a coprire gli eventi papali.
Come Direttore dell’Ufficio stampa del CELAM, quali orientamenti intende dare ai mezzi di comunicazione perché preparino una buona copertura della Conferenza di Aparecida e del viaggio papale?
Padre David Gutiérrez: In primo luogo, devono essere consapevoli del fatto che si tratta di un evento della Chiesa, in cui i Pastori si riuniscono per riflettere sul presente e futuro dell’evangelizzazione del continente e in cui fraternamente vengono proposte linee di azione che ispirino il lavoro pastorale.
Suggerisco anche che tengano conto che la visita del Papa è una visita pastorale ai fedeli dell’America latina e dei Caraibi. Una visita diretta a confermare la fede di coloro che credono in Gesù Cristo e vivono in questa parte del mondo.
In secondo luogo, chiederei ai mezzi di comunicazione e ai giornalisti che desiderano coprire l’evento, di informarsi sulle questioni della Chiesa, che conoscano il lessico, la sua organizzazione, il significato delle celebrazioni liturgiche, di modo che possano cogliere in modo più approfondito i contenuti che verranno proposti e così realizzare un’opera di informazione più vicina alla realtà ecclesiale. L’idea è che possiedano quegli elementi necessari per apprezzare nella giusta misura i contenuti che emergeranno dalla Quinta Conferenza generale.
È inoltre importante che inizino a pianificare il modo in cui vorranno assicurare la copertura giornalistica. Devono sapere che la Conferenza generale inizia il giorno 13 maggio e finisce il 31, ovvero si svolge in 18 giorni di lavoro; che in questo quadro avverrà la visita al Santo Padre e che sono molto importanti i messaggi che rivolgerà sia nella Celebrazione eucaristica inaugurale, sia nel discorso di apertura dei lavori, così come in qualunque altra occasione che si possa verificare.
Infine suggerirei ai giornalisti di visitare la nostra pagina Internet, www.celam.info, in cui si consiglia di avvalersi di un’agenzia in grado di organizzare il soggiorno nei piccoli alberghi esistenti ad Aparecida e nelle città limitrofe, e dove tra poco saranno disponibili i moduli e i requisiti per l’accreditamento della stampa e dei giornalisti che vorranno essere presenti ad Aparecida per coprire informativamente la Quinta Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano e dei Caraibi.