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Nei giorni 17 – 18 novembre 2006, nella sede della Segreteria Generale, si è svolta la decima riunione del Consiglio Speciale per l’Asia della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.
A questa riunione, convocati dal Segretario Generale, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Nikola Eterović, che ha guidato i lavori, hanno partecipato: Sua Em.za Rev.ma il Card. Ivan DIAS, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Vaticano); Sua Em.za Rev.ma il Card. Nicholas CHEONG JINSUK, Arcivescovo di Seoul (Corea); Sua Beatitudine Michel SABBAH, Patriarca di Gerusalemme dei Latini; Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Joseph POWATHIL, Arcivescovo di Changanacherry dei Siro-Malabaresi (India); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Thomas MENAMPARAMPIL, S.D.B., Arcivescovo di Guwahati (India); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Matthias U SHWE, Arcivescovo di Taunggyi (Myanmar); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Jan Pawel LENGA, M.I.C., Arcivescovo-Vescovo di Karaganda (Kazakhstan); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Paul NGUYÊN VAN HÒA, Vescovo di Nha Trang (Viêt Nam); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. George Yod PHIMPHISAN, C.Ss.R., Vescovo di Udon Thani (Thailandia); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Joseph Vianney FERNANDO, Vescovo di Kandy (Sri Lanka); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Antoine AUDO, S.J., Vescovo di Alep, Berola, Haleb dei Caldei (Siria).
Urgenti motivi hanno trattenuto nelle proprie sedi Sua Em.za Rev.ma il Card. Julius Riyadi DARMAATMADJA, S.J., Arcivescovo di Jakarta (Indonesia); Sua Em.za Rev.ma il Card. Joseph ZEN ZE-KIUN, S.D.B., Vescovo di Xianggang [Hong Kong ](Cina); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Oscar V. CRUZ, Arcivescovo di Lingayen-Dagupan (Filippine); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Joseph CHENG TSAI-FA, Arcivescovo di Taipei (Taiwan, R.O.C.).
Erano presenti da parte della Segreteria Generale i Rev.mi Monsignori Fortunato Frezza, Sotto Segretario, John Abruzzese, Etienne Brocard, Daniel Estivill e i Reverendi Don Zvonimir Seršić e Don Ambrogio Ivan Samus.
Nel prendere la parola all’inizio dei lavori, l’Eccellentissimo Segretario Generale, dopo aver rivolto ai presenti espressioni di cordiale benvenuto, ha messo in risalto due argomenti di grande attualità contenuti nell’Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in Asia: le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata e il dialogo interreligioso.
L’ordine del giorno ha impegnato i Membri del Consiglio anche nell’ascolto della relazione circa le attività della Segreteria Generale, orientata principalmente alla conclusione dell’iter sinodale connesso con l’XI Assemblea Generale Ordinaria e alla preparazione della XII Assemblea Generale Ordinaria. In seguito, ha avuto luogo un ricco scambio di informazioni e riflessioni su vari temi di attualità ecclesiale e sociale nel Continente asiatico, tenendo come sfondo le grandi linee dell’Esortazione Apostolica postsinodale, in particolare sugli argomenti evidenziati dall’Eccellentissimo Segretario Generale nella sua relazione introduttoria.
È stato rilevato che in vari Paesi la Chiesa Cattolica continua la sua attività pastorale nonostante restrizioni di vario grado della libertà religiosa. La situazione è particolarmente seria nelle regioni sconvolte dalla guerra e dalla violenza, con gravi conseguenze per la popolazione civile. L’esodo dei cristiani è una delle dolorose conseguenze di tale inaccettabile situazione.
In riferimento al primo tema, le vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata, è stato motivo di consolazione raccogliere informazioni sulla crescita, in alcuni casi assai significativa, delle vocazioni. Infatti, l’Asia è un continente con dati statistici favorevoli circa l’aumento di tutte le categorie dei fedeli e del personale impegnato nell’evangelizzazione. Dal 1978 al 2004 è aumentato il numero del clero secolare del 105,56 % e quello del clero regolare del 42,55 %. Le vocazioni alla vita religiosa maschile non clericale sono aumentate del 38,72 % e quelle femminili del 64,59 %.
Al contempo, è stata segnalata l’urgenza di una formazione dottrinalmente solida nonché adeguatamente inculturata dei candidati al sacerdozio e alla vita consacrata. La crescita delle vocazioni è fondamentalmente un dono della Divina Provvidenza, propiziato da una paziente preghiera di tutto il popolo di Dio e da un’adeguata pastorale attraverso programmi di orientamento e promozione vocazionale. Non manca neppure la solidarietà tra le Chiese particolari, che si esprime nel generoso invio di sacerdoti diocesani, membri della vita consacrata ed altri agenti di evangelizzazione ai Paesi dove la Chiesa cattolica è minoritaria o non ha ancora un clero locale né una vita consacrata in grado di affrontare le necessità pastorali.
Purtroppo, anche nel contesto asiatico si nota il crescente impatto negativo del secolarismo, che influisce sull’istituzione familiare e rischia di ripercuotersi anche sul numero delle vocazioni.
Per quanto riguarda il tema del dialogo interreligioso, è stato incoraggiante notare i numerosi sforzi e i buoni risultati a livello delle chiese particolari e delle Conferenze Episcopali per mantenere aperto il dialogo e la collaborazione con le grandi religioni nate nel Continente asiatico, in particolare l’islam, l’induismo e il buddismo, anche se non mancano difficoltà provocate da certi gruppi fondamentalisti in diversi Paesi. Si tratta di gruppi minoritari, dato che la grande maggioranza degli appartenenti alle religioni è aperta al dialogo della vita ed è disposta a collaborare con i cristiani e gli uomini di buona volontà nella promozione della giustizia e della pace come pure dei valori fondamentali della convivenza sociale, tra cui un posto importante lo occupa il rispetto della libertà religiosa. Fedele all’azione dello Spirito Santo, agente primario del dialogo della Chiesa con tutti i popoli, culture e religioni, la Chiesa in Asia continua la sua missione di dialogo e di evangelizzazione, nella convinzione che nel profondo del cuore degli uomini vi sia quella sete di Dio che lo Spirito stesso suscita e che solo Gesù Salvatore può pienamente saziare.
In tale contesto s’inserisce anche il primo Congresso Missionario Asiatico (Asian Mission Congress) svoltosi dal 18 al 22 ottobre 2006, sul tema “La Storia di Gesù: una celebrazione di fede e di vita”, a cui hanno preso parte anche alcuni osservatori rappresentanti di religioni non cristiane. La realizzazione di questo evento, che s’ispira chiaramente al documento postsinodale Ecclesia in Asia e s’inserisce tra i suoi molteplici adempimenti, offre un’allettante prospettiva per lo sviluppo dell’evangelizzazione ed è primizia di abbondanti frutti pastorali per la Chiesa nel Continente asiatico.
Infine, è stata fissata la data della prossima riunione nei giorni 20 – 21 novembre 2007, affidando allo Spirito Santo la missione della Chiesa Cattolica nel grande Continente asiatico.