BUDAPEST, mercoledì, 20 settembre 2006 (ZENIT.org).- Collegare, in un giorno specifico del 2009, una rete di città in cui sono presenti modelli di fraternità: è l’iniziativa lanciata al termine della grande manifestazione internazionale che, per iniziativa del Movimento dei Focolari, ha riunito a Budapest più di 11.000 persone di 92 Paesi dei cinque continenti.

Il motto dell’appuntamento di sabato scorso nella capitale ungherese è stato “Tante sfide, una proposta: la fraternità universale”. L’evento si inseriva nel 50° anniversario della fondazione dei “Volontari di Dio”, un ramo del suddetto movimento ecclesiale.

La grande manifestazione di Budapest si è conclusa con “una consegna impegnativa, proiettata al futuro, al 2009”, sintetizza un comunicato del movimento: “Adesso la sfida passa ad ognuno di noi: i nostri paesi, le nostre città ci aspettano!”.

Valeria Ronchetti e Giuseppe Di Giacomo, tra i più vicini collaboratori di Chiara Lubich, hanno annunciato l’idea della fondatrice dei Focolari: “Perché non collegare tra tre anni, in un preciso giorno del 2009, tutte le nostre città in una rete che mostri i tanti frammenti di fraternità realizzata?”.

La manifestazione ha già un titolo: “Tante città unite verso un mondo unito”. La proposta è stata accolta con enorme entusiasmo.

“Si apre dunque un nuovo scenario, dopo aver mostrato, nel corso della manifestazione di Budapest, quale possa essere l’impatto innovativo della fraternità nel mondo economico e i tentativi di risposta alle sfide poste dalla comunicazione, alla piaga diffusa della illegalità e corruzione, alla crisi della politica”, ha riassunto il Movimento.

L’idea di fraternità è stata presentata – nella tavola rotonda dedicata al Diritto – “come antidoto alla diffusa pratica dell’illegalità e della corruzione”.

La fraternità, nel settore della comunicazione, significa anche un modello il cui obiettivo è il mondo unito. Le premesse sono il valore della dignità umana, il metodo del dialogo, la norma dell’amore, che può trasformare radicalmente la comunicazione, secondo quanto ha affermato Manuel María Bru, professore dell’Università San Pablo-CEU di Madrid (Spagna).

Geert Vanoverschelde, belga – tra i responsabili di un’importante impresa di produzione televisiva –, ha dimostrato che è possibile coniugare qualità, programmi positivi e successo di pubblico.

La fraternità apre un nuovo orizzonte anche nel mondo della politica. E’ questa l’esperienza del Movimento Politico per l’Unità, oggi presente in 15 Paesi, definito come “un laboratorio internazionale di lavoro politico comune, tra cittadini, funzionari, studiosi, politici impegnati a vari livelli, di ispirazioni e partiti diversi, che mettono la fraternità a base della loro vita”.

Parte così da Budapest – che nel 1956 fu teatro di una rivolta anti-sovietica soffocata nel sangue nota come Rivolta ungherese – “un nuovo impulso di rinnovamento, di fraternità, di speranza che si irradierà nelle moltissime città dei 92 Paesi dei 5 continenti qui rappresentate”, ha concluso il Movimento (http://www.focolare.org).