GINEVRA, giovedì, 7 settembre 2006 (ZENIT.org).- “C’è un unico movimento ecumenico, che comprende molte voci”, ha affermato monsignor John Radano, alla guida della Sezione Occidentale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Monsignor Radano, osservatore vaticano e volto noto agli incontri del comitato centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC, dalle iniziali in inglese), è il principale trait d’union tra il Vaticano e la Commissione Fede e Costituzione del WCC.

In un’intervista rilasciata in seguito alla prima riunione del nuovo Comitato centrale dell’organismo diffusa dallo stesso WCC, monsignor Radano ha affermato che si è trattato di “un buon incontro, con uno spirito molto positivo. I delegati si sono incontrati per la prima volta, e come ha detto uno di loro hanno capito di essere parte di una famiglia più vasta”.

“Una delle principali aree di lavoro è stata la riorganizzazione del lavoro programmatico del WCC”, ha spiegato, aggiungendo di credere che “le aree storiche di preoccupazione del Concilio” siano “missione, giustizia e questioni sociali, Fede e Costituzione”.

“Questo incontro ha fatto un grande lavoro in termini di organizzazione dei programmi, e ora il WCC si sforzerà di lavorare per promuovere meglio queste preoccupazioni”, ha osservato.

Secondo l’osservatore vaticano, in questo momento bisogna “aspettare e vedere come funzioneranno la nuova struttura e il nuovo stile di lavoro”.

“Ci saranno sicuramente alcuni aggiustamenti da fare e verranno introdotti dei miglioramenti nel corso del lavoro. Quando a Fede e Costituzione, questo nuovo stile potrebbe significare che unità diverse hanno input da offrire, e impareranno certamente l’una dall’altra”, ha constatato.

Monsignor Radano ha poi riaffermato la sua fiducia nella capacità del consenso di far passare “dal confronto al dialogo”, pur sottolineando che “forse serve più lavoro nei termini della sua applicazione”, “bilanciando il tempo a disposizione e la necessità di lunghe discussioni che potrebbero aver luogo all’interno dei comitati” e a livello di “guida e formazione delle persone coinvolte, inclusi coloro che hanno il compito di moderatori”.

Una delle sfide principali del comitato centrale, ha spiegato l’osservatore, “sarà l’implementazione del resto dei contributi della Commissione Speciale”, che ha definito “uno degli obiettivi più significativi raggiunti recentemente dal Consiglio”.

Quanto a Fede e Costituzione, monsignor Radano ha ricordato che nell’incontro della Commissione del giugno scorso è stata stabilita l’agenda di lavoro per i prossimi anni, programma riaffermato durante l’incontro.

“Per noi cattolici, Fede e Costituzione è una parte fondamentale del lavoro svolto dal WCC. E visto che ha un’importanza molto singolare, dato che ha a che fare con le basi della nostra comprensione della fede, la consideriamo una priorità”, ha spiegato.

L’osservatore vaticano ha infine sottolineato l’importanza del duplice aspetto dell’ecumenismo, bilaterale e multilaterale.

Oltre agli approcci multilaterali, come Fede e Costituzione, sono infatti importanti anche quelli bilaterali, “come la Dichiarazione Congiunta sulla Giustificazione, firmata dal Vaticano e della Federazione Luterana Mondiale”, che “permettono di affrontare questioni specifiche che interessano due parti”.

“Ritengo questi due approcci complementari – ha concluso –, fintanto che siamo consapevoli del fatto che c’è un unico movimento ecumenico, che comprende molte voci”.

Il WCC, fondato nel 1948 ad Amsterdam (Olanda), riunisce 348 Chiese – presenti in più di 120 Paesi di tutti i continenti – protestanti, ortodosse, anglicane e altre che rappresentano più di 560 milioni di cristiani. Il suo Segretario generale è il pastore Samuel Kobia, della Chiesa Metodista del Kenya. La sede è a Ginevra (Svizzera).

La Chiesa Cattolica Romana non è membro, ma collabora con il WCC all’interno di due commissioni: Fede e Costituzione (di cui Joseph Ratzinger è stato membro dal 1968 al 1975); Missione Mondiale ed Evangelismo. Lo strumento principale dei rapporti tra Chiesa cattolica e WCC è un corpo consultivo creato nel 1965 denominato Gruppo di Lavoro Congiunto.

La finalità del WCC è quella di promuovere l’unità dei cristiani “in fede, testimonianza e servizio per un mondo giusto e pacifico”.