GERUSALEMME, domenica, 17 settembre 2006 (ZENIT.org).- Questa domenica il Patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Michel Sabbah, ha visitato Nablus, località della Cisgiordania in cui questo sabato sono state attaccate quattro chiese.
Altri attacchi contro templi cristiani sono avvenuti a Tubas, alle porte di Jenin, e a Tulkarem.
Secondo quanto ha rivelato ai microfoni della “Radio Vaticana” lo stesso Patriarca, a Nablus ha potuto incontrare la piccola comunità cristiana e constatare che “tutte le chiese sono state attaccate da un gruppo di giovani”.
Questa domenica mattina, ha reso noto, “tutto il Consiglio cittadino, il sindaco, il governatore, tutti i responsabili si sono riuniti con i capi religiosi cristiani, per evitare ogni azione cattiva possibile”.
“Umanamente parlando, tutti i capi politici e religiosi musulmani sono con noi e ci appoggiano. Hanno messo uomini armati tutta la notte a guardia delle quattro parrocchie”.
Il Patriarca ha spiegato che il gran muftì di Palestina e il presidente Abu Mazen gli hanno espresso la loro solidarietà.
“Adesso c’è da pensare, da riflettere su quale iniziativa prendere per rafforzare questo rapporto islam-cristianesimo”, ha concluso il Patriarca.