Assassinata una religiosa in Somalia

“Speriamo resti un fatto isolato”, afferma il portavoce del Vaticano

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 17 settembre 2006 (ZENIT.org).- Una religiosa di 66 anni, suor Leonella Sgorbati, che lavorava in un ospedale pediatrico, è stata assassinata questa domenica a Mogadiscio, capitale della Somalia, da alcuni uomini armati.

In alcune dichiarazioni all’agenzia Reuters, un movimento islamico locale ha affermato che l’omicidio è avvenuto in segno di protesta contro le parole di Benedetto XVI sull’islam pronunciate durante il suo viaggio in Germania.

Una religiosa delle Missionarie della Consolata, cui apparteneva suor Leonella, nata a Piacenza nel 1940, ha detto tuttavia in alcune dichiarazioni alla stessa agenzia che l’ordine non ha “nessun motivo” di sospettare un collegamento del genere.

“Condanniamo l’assassinio di questa religiosa. E’ un atto barbaro e contrario agli insegnamenti dell’Islam (…) noi siamo desolati per quello che è accaduto”, ha detto lo sceicco Muktar Robow, vice responsabile per la sicurezza del Consiglio supremo islamico di Somalia (Sics), secondo quanto riportato dall’agenzia missionaria “Misna”.

Suor Leonella gestiva con altre consorelle una scuola per infermieri nell’ospedale pediatrico “Sos Kindergarten”, a nord di Mogadiscio, come ha riferito un’incaricata delle Missionarie, la cui casa generalizia ha sede a Nepi (Roma).La suora era in Somalia dal 2002.

Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha definito all’agenzia ANSA l’accaduto “un episodio orribile”, che “speriamo resti un fatto isolato”.

“Mi pare che sia un episodio frutto della violenza e dell’irragionevolezza pensando soprattutto all’attuale situazione che non ha motivo e fondamento”, ha precisato il sacerdote gesuita.

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ZENIT Staff

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