Crescono le vocazioni in Oceania nonostante la forte secolarizzazione

Constata una riunione della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 3 settembre 2006 (ZENIT.org).- Cresce nel continente oceanico il numero delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, nonostante la forte secolarizzazione che caratterizza le società dei Paesi che ne fanno parte.

E’ quanto è emerso dall’ottava riunione del Consiglio Speciale per l’Oceania della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi che ha avuto luogo a Suva, Isole Figi, nei giorni 4 e 5 agosto, alla vigilia dell’Assemblea Plenaria della Federazione delle Conferenze dei Vescovi cattolici dell’Oceania, tenutasi dal 7 all’11 agosto 2006.

Il tema generale di entrambi gli incontri è stata l’applicazione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale “Ecclesia in Oceania”, che raccoglie i frutti dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi, svoltasi dal 22 novembre al 12 dicembre 1998.

I lavori sono incominciati con una presentazione dell’attività della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, tenuta da monsignor Nikola Eterović, con particolare rilievo all’ultima XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: “Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.

Il Segretario Generale del Sinodo ha ribadito il ruolo centrale dell’Eucaristia nella vita dei cattolici dell’Oceania, rilevando che, secondo i dati statistici, “sta crescendo nell’intero continente il numero delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, un fatto che promette, tra l’altro, una più regolare celebrazione dell’Eucaristia domenicale nelle comunità dei fedeli sparse nelle vaste zone della regione”, rileva un comunicato diffuso venerdì.

In base all’Annuario Statistico della Chiesa dell’anno 2004 – “ Annuarium Statisticum Ecclesiae ”, che contiene dati che vanno dal 1978 al 2004, l’Oceania è il secondo continente dopo l’Africa dove, in questi ultimi 26 anni, si è riscontrato un incremento nel numero dei Vescovi (34%), mentre è calato il numero dei sacerdoti (da 5.500 a 4.800 circa).

I membri del Consiglio Speciale hanno quindi riferito sulla situazione ecclesiale e sociale nei singoli Paesi.

“In alcune Nazioni, come, per esempio, l’Australia e la Nuova Zelanda, si notano fenomeni di notevole secolarizzazione della società, caratterizzata da un accentuato relativismo etico e morale, che si riflette, in particolare, nella concezione della famiglia e nell’educazione dei giovani”, continua poi il comunicato.

“In un periodo di accentuata globalizzazione, tale fenomeno si sta diffondendo pure in altri Paesi. Anche se a vari livelli, essi sono caratterizzati da un ambiente pluriculturale e plurireligioso, i rapporti con i credenti di altre denominazioni sono in genere buoni”, si legge di seguito.

Durante i lavori, i membri del Sinodo non hanno mancato di dare risalto ai diversi problemi d’indole sociale come la povertà, la corruzione, la disoccupazione, il diffondersi di varie malattie, tra cui anche quella dell’AIDS, sottolineando come essi rappresentino “un forte richiamo alla Chiesa e alla sua rinnovata attività di evangelizzazione e d’applicazione della Dottrina sociale”.

A questo proposito i Vescovi hanno chiamato ad “assicurare e rafforzare l’identità cattolica delle proprie istituzioni, in particolare, delle scuole di vari gradi della Chiesa che continua ad avere un importante influsso sociale”.

In seguito, è stato presentato un resoconto della consultazione dei Vescovi dell’Oceania sull’applicazione della “Ecclesia in Oceania”, rilevandone alcuni “punti di priorità”, ed elaborandone ulteriormente il testo, che sarà inviato a tutti i Vescovi della regione dell’Oceania e a tutti i Presidenti delle Conferenze episcopali mondiali.

Nel corso della riunione, monsignor Nikola Eterović ha inoltre tenuto una conferenza sul tema: “Il Sinodo dei Vescovi: 40 anni al servizio della comunione ecclesiale”, a celebrazione di questa un’istituzione permanente creata dal Papa Paolo VI (15 settembre 1965) in risposta ai desideri dei Padri del Concilio Vaticano II per mantenere vivo l’autentico spirito di collegialità nato dall’esperienza conciliare.

Da parte loro, i Vescovi hanno inviato una Lettera a Benedetto XVI, ribadendo i vincoli di unità e di comunione ecclesiale con il Vescovo di Roma, Pastore universale della Chiesa.

Prima della conclusione è stato deciso che la prossima riunione del Consiglio Speciale per l’Oceania avrà luogo il 14 e15 febbraio 2008 a Roma.

In Oceania vive lo 0,8% dei 1,098 miliardi di cattolici di tutto il mondo.

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ZENIT Staff

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