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Dichiarazione finale

I Coordinatori Regionali dell’Apostolato del Mare delle nove Regioni del mondo: 1. Africa Atlantica, 2. Africa-Oceano Indiano 3. Sud-Est Asiatico 4. Europa 5. Stati del Golfo 6. America Latina 7. America Settentrionale 8. Oceania e 9. Asia Meridionale, si sono riuniti, dal 31 gennaio al 1° febbraio 2006, presso la sede del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti per il consueto incontro annuale.

1. Dopo la presentazione dei vari rapporti, sono state passate in rassegna, regione per regione, l’azione pastorale dell’A.M. e le condizioni di vita e di lavoro dei marittimi e delle comunità dei pescatori. C’è stato consenso generale nell’affermare che, benché gli organismi internazionali ed alcune organizzazioni religiose, governative e non-governative siano molto attivi in questo settore, e nonostante gli sviluppi positivi registrati in alcune regioni, la situazione generale nel mondo marittimo non è realmente migliorata. Sono poi sorti nuovi pericoli, quali pirateria, criminalizzazione dei marittimi, restrizioni per scendere a terra, maggiore stress e fatica, che hanno creato un deterioramento dell’ambiente umano. Per venire incontro alle relative necessità pastorali e spirituali, è necessario, pertanto, da parte dell’A.M., uno sforzo concertato con ICMA, ICSW e ITF-ST, suoi stimati “partners”.

2. Tre aree – Europa dell’Est, Africa Meridionale e isole dell’Oceania – necessitano di uno sforzo e di un’attenzione rinnovati per la promozione dell’A.M. Inoltre, i cappellani che lavorano in situazioni difficili in talune regioni hanno bisogno del nostro sostegno e delle nostre preghiere.

3. E’ stato suggerito che là ove l’A.M. vive delle difficoltà, altre regioni possano aiutare ad ottenere la cooperazione di quei Paesi in cui l’A.M. è meglio strutturato.

4. L’A.M. riconosce gli sforzi dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) per la realizzazione di una Convenzione marittima consolidata che dovrà aggiornare oltre 60 strumenti internazionali relativi alle condizioni di impiego dei marittimi. Esso incoraggia, pertanto, i governi, gli armatori, i sindacati marittimi e le organizzazioni religiose marittime a cooperare appieno per il felice risultato della 94.a Sessione dell’OIL (7-23 Febbraio 2006). A tal fine, devono essere segnalati il mancato adempimento o l’applicazione troppo rigida di leggi e regolamenti, quali il rifiuto o la restrizione di sbarco.

5. In molte parti del mondo, grazie agli sforzi dell’A.M. e alla sua partecipazione ai “Comitati Welfare” nei vari porti, esistono buone relazioni tra i cappellani e le autorità portuali. E’ in atto, inoltre, uno sforzo comune, assieme a tutti gli interessati, per far sì che i marittimi in arrivo siano ben accolti e ascoltati. È stato raccomandata, poi, la distribuzione di un questionario inteso a conoscere i bisogni e le richieste reali dei marittimi.

6. E’ da considerare necessario che i beni dell’A.M., quali edifici e locali, siano preservati, in quanto acquistati in generale con speciali raccolte di denaro e donazioni e, se dismessi, non saranno facilmente sostituiti. Allo stesso tempo, non bisogna dimenticare che il nostro obiettivo non è il profitto ma quello di sostenere la dignità dei marittimi mediante la loro cura spirituale, morale e sociale.

7. Nel corso dell’incontro è stato discusso anche il proposto sito web dell’A.M. internazionale. Il progetto permetterà, sotto la responsabilità del Pontificio Consiglio, di accedere non solo a statistiche e a un “data base”, ma anche ai messaggi e al materiale più rilevante della Santa Sede in questo campo.

8. La “Domenica del Mare” attrae ogni anno un pubblico sempre più grande. La sua celebrazione intende accrescere la consapevolezza delle questioni marittime in quanto si concentra sui marittimi e le comunità marittime. Essa è altresì un’opportunità per organizzare celebrazioni ecumeniche/inter-religiose e raccogliere fondi.

9. E’ stata anche discussa la necessità di redigere un manuale pastorale per i cappellani, ed è stato accettata la necessità di rivedere un progetto già esistente da molti anni. Aggiunte e cambiamenti saranno proposti e fatti al momento opportuno.

10. L’A.M. è consapevole delle nuove sfide rappresentate dalla rapida crescita dell’industria delle crociere. Il ruolo dei Cappellani a bordo di queste navi è una questione pastorale particolarmente cruciale che ha bisogno di attenzione e di nuove iniziative. Le raccomandazioni/osservazioni dell’Incontro A.M. di Dunkerque (Ottobre 2005) sulla pastorale delle crociere costituiranno la base per un’ulteriore riflessione su questo importante settore del lavoro pastorale.

11. E’ stata pure esaminata una bozza relativa allo sviluppo di “Onboard Christian lay leadership” sulle navi, oggetto di discussione nel corso dell’incontro surriferito di Dunkerque, che sarà ulteriormente studiata nel contesto del manuale per i cappellani.

12. Tra i settori che richiedono la nostra attenzione pastorale sottolineiamo altresì il piccolo cabotaggio, la navigazione fluviale (lacustre), lungo la costa e inter-isole.

13. L’A.M. si rallegra per i programmi di sviluppo regionale per il benessere sociale dei marittimi ideati da ICSW e ITF-ST e chiede a tutti i suoi membri di collaborare per la loro realizzazione.

14. Il XXII Congresso Mondiale dell’A.M. si terrà a Gdynia, in Polonia, dal 24 al 29 giugno 2007. Nel corso dell’incontro, ne è stato discusso il tema e sono stati presentati suggerimenti per l’organizzazione logistica, la scelta degli oratori, i gruppi di studio e altre modalità. È stato raccomandato, poi, che i partecipanti siano scelti con cura e in base al loro impegno nell’A.M. Sono state anche analizzate le modalità di voto dei Coordinatori Regionali.

15. Un’intera giornata è stata infine dedicata al Comitato Internazionale dell’A.M. per la Pesca. Ci sono oltre 200 milioni di persone che dipendono, per vivere, dal mondo della pesca, e spesso sono i più poveri tra i poveri.

16. Lo tsunami ha reso il mondo maggiormente consapevole della situazione dei pescatori. Nell’Asia Meridionale, grazie al modesto fondo creato dall’A.M. Internazionale, al quale hanno contribuito i membri della pastorale marittima, l’A.M. ha risposto all’emergenza e continua ad essere ancora attivo nel relief work in atto. La mancanza di reti e di una casa restano, a tutt’oggi, un grave problema. L’approccio specifico dell’A.M. è stato, fin dall’inizio, quello di prendersi cura di coloro che sono rimasti esclusi dai principali piani delle grandi “agenzie di finanziamento”. Tutto il denaro raccolto dall’A.M. Internazionale è stato ormai distribuito e i conti controllati.

17. Le condizioni a bordo dei pescherecci spesso rasentano livelli disumani. Nonostante questa professione sia considerata tra le più pericolose al mondo, la mancanza di un appropriato equipaggiamento di salvataggio e di un’adeguata formazione è problema di urgente preoccupazione.

18. Continua, purtroppo, il reclutamento illegale dei membri degli equipaggi delle navi da pesca, mentre sfruttamento e maltrattamenti sono diffusi. Ci sono, poi, intere comunità di pescatori migranti privi di documenti che soffrono continui soprusi.

19. Nuova tecnologia, pesca di frodo ed intensiva stanno, inoltre, rapidamente esaurendo gli stock rimasti. D’altro lato, in molte parti del mondo le quote e i regolamenti di pesca colpiscono duramente le comunità che lottano per sopravvivere. I pescatori, pertanto, devono essere coscientizzati circa l’urgenza della protezione ambientale.

20. Per i pescatori è difficile adeguarsi ai cambiamenti. In talune parti del mondo l’agro-turismo rappresenta una valida alternativa per q uanti hanno difficoltà a svolgere le loro attività tradizionali. In alcuni Paesi stanno lentamente prendendo piede la previdenza sociale e l’assicurazione. In Messico, ad esempio, è già iniziato un progetto a questo riguardo.

21. La Convenzione della Pesca dell’OIL sarà presentata nuovamente all’approvazione dei suoi membri nel 2007. L’A.M. di ogni nazione dovrebbe lanciare una campagna per la sua approvazione e influenzare i rispettivi governi sul bisogno di Convenzioni dell’OIL pertinenti, che devono essere sì ratificate, ma anche incorporate nella legislazione nazionale e applicate.

22. La cooperazione tra l’A.M. delle varie nazioni per la liberazione dei pescatori ingiustamente detenuti in prigione ha dato buoni risultati. Si incoraggiano, perciò, i Paesi interessati, specialmente nella regione del Sud-Est Asiatico, a continuare gli sforzi per il loro rilascio.

23. La regione del Sud-Est Asiatico, in collaborazione con quella dell’Oceano Indiano, sta studiando la creazione di un “Centro per i Diritti dei Pescatori”. Questo progetto socio-pastorale sarà situato a Manila presso la nuova struttura per marittimi. Il suo obiettivo sarà la raccolta di dati, l’informazione, l’assistenza legale e, infine, la produzione di materiale di formazione, in comunione con l’A.M. Internazionale.

24. Il Presidente, Cardinal Stephen F. Hamao, e il Segretario del Pontificio Consiglio, Arcivescovo Agostino Marchetto, hanno raccomandato a tutti lo studio della nuova Enciclica del Papa “Deus Caritas Est” – presentandola – che può essere di grande aiuto nella comprensione delle motivazioni e della spiritualità dell’A.M.

25. Nel 2007, a causa del Congresso Mondiale, l’incontro dei Coordinatori Regionali non avrà luogo. La prossima riunione, quindi, si terrà nel gennaio del 2008. E’ stato, poi, preparato un calendario provvisorio delle Conferenze Regionali per il 2006, che sarà confermato a tempo debito.