WASHINGTON, D.C., lunedì, 21 novembre 2005 (ZENIT.org).- Le nuove questioni sollevate dal terrorismo globale e l’uso preventivo della forza militare in Iraq sono stati tra gli argomenti principali discussi nel corso di un colloquio convocato dal Comitato di Politica Internazionale dei Vescovi statunitensi.
Alcuni esperti si sono incontrati alla Georgetown University “per esaminare ed applicare gli insegnamenti della Chiesa sulla guerra e sulla pace a questioni di politica estera urgenti”, ha spiegato il Vescovo John Ricard di Pensacola-Tallahassee, il cui incarico di Presidente del Comitato episcopale di Politica Internazionale è giunto al termine questa settimana.
Oltre al terrorismo e alla guerra preventiva, il colloquio ha analizzato temi come il controllo delle armi, il disarmo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, la pace preventiva, le alternative alla guerra e il ruolo della Chiesa nell’affrontare questi problemi.
Per incoraggiare il dialogo, il colloquio è stato limitato ad un gruppo di esperti di politica, leader di organizzazioni cattoliche ed accademici.
Oltre al Vescovo Ricard e al Cardinale Theodore McCarrick di Washington, D.C., hanno partecipato anche il Vescovo Thomas Wenski di Orlando, Presidente entrante del Comitato episcopale di Politica Internazionale, e l’Arcivescovo Edwin O’Brien, dell’Arcidiocesi per i Servizi Militari.
Il colloquio è stato co-promosso dal Joan B. Kroc Institute for International Peace Studies, presso l’Università di Notre Dame, e dalla Edmund A. Walsh School of Foreign Service, dal Mortara Center for International Studies e dall’Initiative on Religion, Politics and Peace, appartenenti alla Georgetown University.
[La discussione è stata ufficiosa, ma le presentazioni scritte verranno riportate, insieme all’agenda, sulla pagina web del Comitato episcopale di Politica Internazionale: http://www.usccb.org/sdwp/international/index.htm ]