CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 20 novembre 2005 (ZENIT.org).- Benedetto XVI si è reso presente questa domenica con un saluto durante la cerimonia di beatificazione di tredici martiri della persecuzione religiosa, avvenuta in Messico negli anni Venti del secolo scorso.

A nome del Papa, è stato incaricato di presiedere la celebrazione tenutasi nello Stadio Jalisco di Guadalajara alle cinque ora locale – mezzanotte a Roma – il Cardinale portoghese José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione vaticana per le Cause dei Santi.

Alcune ore prima della beatificazione, recitando l’Angelus, il Pontefice ha rivolto un saluto in castigliano ai “miei fratelli Vescovi del Messico, ai sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli che, nell’Arcidiocesi di Guadalajara, partecipano alla beatificazione dei martiri”.

Dei tredici martiri, tre erano sacerdoti e dieci laici, compreso un adolescente di 14 anni, José Sánchez del Río, assassinato per “odio alla fede”. Il più famoso di loro era Anacleto González Flores, padre di famiglia e avvocato, che fu ucciso con sette compagni.

“In questa solennità di Cristo, Re dell’universo, che hanno invocato nel momento supremo di donare la vita, sono per noi un esempio permanente e uno stimolo per dare una testimonianza coerente della nostra fede nella società attuale”, ha affermato il Pontefice.